martedì, febbraio 28, 2012

We have nothing to offer but blood, sweat and beers

Qualche mese fa, ispirati dall'illustre blog Discount or Die trasferitosi qua (sia ringraziato il cielo che esistono ancora i blog e non solo le reti sociali), un mio collega ed io abbiamo avuto la bizzarra idea di aprire un angolo sul web dove recensire le birre più scrause in commercio nei supermercati più economici.

Lacrime e birra era un progetto nato con grande brio ma caracollato tristemente, non avendo avuto il supporto di tutti i suoi ideatori. Prophecy sentirà un senso di deja-vu (Pager?)
Siccome l'idea mi pareva buona, ho deciso di non farlo morire del tutto e fare un merge qua su R'Lieh, con un tag apposito, [lacrime e birra] appunto, e portarne avanti le gesta, foto e quant'altro.

D'altro canto gli illustri cittadini di R'Lieh non sono nuovi al mondo del luppolo e del malto e di conseguenza saran ben lieti di partecipare.

A breve partirò con la migrazione delle recensioni....


Update: una citazione dal blog Discount or Die extra-beer

Ora se è scritto in verde (appena prima dell’assenza di conservanti) con una simpatica “V” di marcazione, atta ad attirare la tua attenzione, vuol dire che è qualcosa di positivo. Cioè che l’addetto al packaging Vita D’Or, ha ben pensato di mettere in evidenza il fatto che questo 500 ml di mayonese siano composti per l’80% di olio di colza, perché lo ritiene un pregio come quello, per l’appunto, di non avere conservanti. (Che poi la gente muore e non si decompone più a causa dei conservanti. Me l’ha detto lo scavafosse del cimitero dove riposano i miei nonni. Giuro.)

Olio di colza… l’ho già sentito. Mi dico. E se avessi un cellulare fico che va sulla internet, farei una ricerca e chiederei a Wikipedia dove e perché ho già sentito parlare di olio di colza. Ma è troppo tardi, ho già comprato la mia mayonese, l’ho messa sul tavolo e sto per mangiare delle patatine fritte con quintali di merda gialla, come direbbe Vincent Vega in Pulp Fiction. Sì, voglio sommergere le mie patatine di merda gialla, ma questo olio di colza qui… a me mi mette l’ansia.

L’uomo di casa dice che non ha nessuna intenzione di mangiare della mayonese che ha dentro l’80% di olio di colza, che serviva ad accendere i lampioni nell’800, a far andare i motori durante la guerra e, al limite, se trattato a dovere, far andare i motori diesel degli ingegneri fricchettoni ambientalisti che osano sfidare le Sette Sorelle del Petrolio. Ma non certo per mangiarlo. Dice che in Spagna ci sono scappati i morti, per l’olio di colza.

Giuro mi sembrava di leggere Zingus a volte..

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