domenica, dicembre 30, 2012

Il cinema 3d sta morendo (di nuovo)?

Due parole sul cinema tridimensionale.
Ho recentemente visionato due "pellicole" in modalità 3d:

Tre ore di 3d sono veramente troppe secondo me, soprattutto in un film d'azione. Il continuo movimento mi è parso persino fastidioso in alcuni momenti, soprattutto nelle scene finali, dove si svolge una lunga lunghissima battaglia.
Nelle scene meno dinamiche d'altro canto, ho provato quel senso di plasticoso per il quale anche i personaggi in carne ed ossa parevano digitalizzati.


Escludendo la parte tecnica ho trovato lo Hobbit  decisamente troppo lento, troppo forzatamente allungato. Validi solo Radagast, Galadriel, i tre troll di montagna e Gollum nella caverna.
Anche l'interpretazione a parer mio è molto inferiore a quella della trilogia del Signore degli Anelli,
Peter Jackson l'hai fatta decisamente fuori dal bulacco a sto giro: non ti perdonerò mai gli orchi che cantano, MAI.



Vita di Pi

Lato tecnico grandioso per due motivi: assegnerei a piene mani l'oscar per la fotografia e per gli effetti speciali visivi. Ci sono parecchie sequenze che lasciano a bocca aperta.
Sul lato tridimensionale in questo caso il fine è molto più sensato: immergere l'utente nel film (e non shockarlo continuamente con test di troll che ti volano a destra e a sinistra).



Ma questo film che mi incuriosiva già dal trailer (e non ho ancora letto il libro purtroppo) mi ha stupito per una storia interessante e più profonda di quanto credessi. Questa volta Ang Lee non mi ha annoiato, bravo!



Pochi giorni fa ho trovato questo articolo che parla del probabile futuro del cinema tridimensionale.

3D is antithetical to storytelling, where immersion in character is the goal. It constantly reminds you you're watching a screen - and it completely prevents emotional involvement. Natural human vision bears no resemblance to 3D in the cinema.
2D doesn't reveal the smoke and mirrors of filmmaking in the same way. Of course that's partly because we're used to it, but also - it's not trying to mimic our vision.
Parlando di Vita di Pi

Ang Lee is adamant that used intelligently 3D has now earned its place in drama: "Maybe because the 3D experience is still new, it does confuse some audiences. But a good director can use that confusion as a convincing-tool, to make audiences believe in what's on screen.

Nessun commento:

Posta un commento

Ricordatevi che i commenti vengono moderati!!!