... lotta libera.
In questa seconda puntata della vicenda dell'acquisizione della mia azienda da parte degli Americani, vorrei provare a fare un parallelo con Starcraft per dare una veste umoristica al situazione.
Tutti i giovedì, alle 15.30 mi sparo una teleconferenza (tele sta per telefonica, niente video) con una massa di altre persone provenienti dai posti più disparati. E' come un multiplayer su battle.net.
C'è un indiano, che rappresenta gli Zerg. Sono in tanti, sono incazzati e hanno fame. Se c'è del software da scrivere, lo vogliono loro. L'indiano è potente e quindi quando parla tutti stanno zitti, però non è il capo di nessuno e non ci capisce molto (ma abbastanza da dire delle cose che sembrano sensate) e quindi le altre fazioni lo attaccano ai fianchi alla prima opportunità.
Ci sono due gruppi distinti di tedeschi e direi che fanno i Protoss. Sono ricchi, sono avanti, e se hanno bisogno di qualcosa schioccano le dita e appare dal nulla. Il primo gruppo è di ingegneri tipici, hanno un sistema per la gestione delle macchine da miniera che farebbe bagnare là sotto qualsiasi nerd che si rispetti (con anche Linux!), però non riescono a spiegarsi e sono facili all'incazzatura.
Il secondo gruppo sa fare gru e al massimo sviluppare un po' di Java, ma un modem non sanno neppure cos'è e stanno cercando qualcuno che si pigli una rogna spettacolare.
Poi c'è un giocatore libero, nessuno sa bene che posizione ha, ma tutti lo temono. Potrebbe essere un consulente esterno, ma è un'ipotesi. Sarebbe Arcturus Mengsk, uno degli eroi dei terrestri, che è in grado di far saltare in aria le cose avvicinandosi, ma che ha una vendetta da portare a termine ed è solo contro tutti. Voci malevole dicono che prenda bustarelle da un produttore di hardware.
E infine ci siamo noi, gli italiani. Pizza e mandolino, siamo bravi e competenti, ma meglio non fidarsi, in fondo siamo po' dei cazzari. Siamo i marines. Fanteria, ci mettono della passione e si fanno il culo gratis perché sono hanno il complesso di inferiorità verso tutti gli altri. Continuamente stritolati dalla mancanza di minerali e gas vespene, potrebbero fare grandi cose, ma chi si fida a dare dei soldi agli italiani ?
E gli americani dove sono ? Boh probabilmente sono gli Xel'Naga, che hanno dato origine a tutto 'sto casino e si sono dati alla macchia.
Il bello è che per telefono non si capisce mai chi sta parlando e in più tutti parlano in inglese, che non è la lingua nativa di nessuno e quindi crea ulteriore casino.
Il sito di oggi è: Terex Healthy Living, con il "nutrition database & food games". Putroppo non ho un ssn e quindi non posso entrare... Peccato perché per la mia azienda devo essere in salute e prospero, chiederò lumi.
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giovedì, ottobre 08, 2009
venerdì, settembre 11, 2009
Vita nella Corporation americana
La mia azienda è stata (finalmente!) comprata "dagli americani". Sono americani molto grossi, molto ricchi (9 miliardi di fatturato) e molto americani, in tutto e per tutto. Questa è la storia (fino ad oggi) dal di dentro dello scontro di culture aziendali che è avvenuto nel giro di due mesi e di cui, temo, abbiamo visto l'inizio.
La storia inizia con una multinazionale all'italiana, gestita da un Cavaliere che ha cominciato in officina costruendo trattori (o giù di lì), facendo i soldi e diventando presidente di un'azienda da centinaia di dipendenti sparsi in Europa e Cina. Il Cavaliere è facile all'ira (disereda la figlia e la licenzia in tronco, insieme al genero) e solo lui sa come si fanno le cose. Si circonda di gente di fiducia, più o meno incompetente. Inutile dire che l'azienda ha cominciato a fare acqua da tutte le parti, prima il blocco degli aumenti e delle assunzioni, poi quello degli straordinari e infine la cassa integrazione.
All'orizzonte i mitici americani, che prima entusiasti, vedono il valore delle loro azioni scendere di 10 volte durante la crisi d'autunno e diventano molto cauti. Tira e molla diverse volte, intanto si inizia a temere per gli stipendi. I fornitori non consegnano neanche più un chiodo, ma tanto non ci sono più corrieri disposti a portare i pacchi...
Finalmente l'accordo si conclude (a Lugano), i sindacati mandano SMS di festa e la nuova direzione fa subito una riunione in cui dice "state tranquilli, prima di muoverci ci vorrà tempo". Nei due giorni successivi licenzia in tronco (del tipo: qui c'è la scatola di cartone, là la porta) quattro dirigenti.
A tutti gli altri arriva un'email con il nuovo logo da sostituire nelle firme e la nuova carta intestata. Nel giro di 15 giorni vengono cambiati tutti i nomi delle società acquisite. Nel giro di un mese arrivano altre indicazioni, tra cui la login per entrare nell'intranet mondiale. E leggendo gli articoli che trovo sull'intranet, scatta il deja-vu per via dei troppi film alla Office Space che ho visto.
Abbiamo un inno aziendale, musica Country con il ritornello che fa "There is a new T. in town", i colleghi non sono più colleghi, ma Team Members, in azienda è vietato il consumo di alcool ed i vegetariani non sono visti di buon occhio (!).

Ma soprattutto abbiamo i sei "comandamenti".
Prima arriva un foglio via fax da appendere in bacheca, in attesa che arrivi il Pannello Illustrativo. Che poi, puntualmente, arriva via corriere (che vuole essere pagato cash sul momento, chissà perché).
E' talmente grosso che il Capo ha difficoltà nel trovare un posto dove appenderlo, ed essendo noi quello che siamo, verremo istruiti , dal suddetto Capo, di appenderlo usando un nastro biadesivo speciale, che abbiamo in magazzino per altri usi, in grado di reggere 7 chili al centimetro quadrato. Costa leggermente di più dello scotch che c'è al supermercato e lo fa la 3M per appendere i TIR al soffitto e sbeffeggiare la concorrenza che appende solo automobili con della misera colla. Per buona misura ne vengono usate sei strisce da un metro circa, rendendo il Pannello solidale con il resto del palazzo.
I sei comandamenti sono: Integrità, Rispetto, Miglioramento, Leadership al servizio degli altri, Coraggio e Senso Civico. Ognuno si divide in tre sotto-motti che coprono ecologia, sicurezza sul lavoro, rapporto coi clienti e così via.
La cosa buona è che ora posso chiedere trasferimento praticamente in tutto il mondo (so che tutti saranno troppo annoiati per arrivare a leggere fin qui e cliccare, scoprendo il nome del compratore).
La storia inizia con una multinazionale all'italiana, gestita da un Cavaliere che ha cominciato in officina costruendo trattori (o giù di lì), facendo i soldi e diventando presidente di un'azienda da centinaia di dipendenti sparsi in Europa e Cina. Il Cavaliere è facile all'ira (disereda la figlia e la licenzia in tronco, insieme al genero) e solo lui sa come si fanno le cose. Si circonda di gente di fiducia, più o meno incompetente. Inutile dire che l'azienda ha cominciato a fare acqua da tutte le parti, prima il blocco degli aumenti e delle assunzioni, poi quello degli straordinari e infine la cassa integrazione.
All'orizzonte i mitici americani, che prima entusiasti, vedono il valore delle loro azioni scendere di 10 volte durante la crisi d'autunno e diventano molto cauti. Tira e molla diverse volte, intanto si inizia a temere per gli stipendi. I fornitori non consegnano neanche più un chiodo, ma tanto non ci sono più corrieri disposti a portare i pacchi...
Finalmente l'accordo si conclude (a Lugano), i sindacati mandano SMS di festa e la nuova direzione fa subito una riunione in cui dice "state tranquilli, prima di muoverci ci vorrà tempo". Nei due giorni successivi licenzia in tronco (del tipo: qui c'è la scatola di cartone, là la porta) quattro dirigenti.
A tutti gli altri arriva un'email con il nuovo logo da sostituire nelle firme e la nuova carta intestata. Nel giro di 15 giorni vengono cambiati tutti i nomi delle società acquisite. Nel giro di un mese arrivano altre indicazioni, tra cui la login per entrare nell'intranet mondiale. E leggendo gli articoli che trovo sull'intranet, scatta il deja-vu per via dei troppi film alla Office Space che ho visto.
Abbiamo un inno aziendale, musica Country con il ritornello che fa "There is a new T. in town", i colleghi non sono più colleghi, ma Team Members, in azienda è vietato il consumo di alcool ed i vegetariani non sono visti di buon occhio (!).

Ma soprattutto abbiamo i sei "comandamenti".
Prima arriva un foglio via fax da appendere in bacheca, in attesa che arrivi il Pannello Illustrativo. Che poi, puntualmente, arriva via corriere (che vuole essere pagato cash sul momento, chissà perché).
E' talmente grosso che il Capo ha difficoltà nel trovare un posto dove appenderlo, ed essendo noi quello che siamo, verremo istruiti , dal suddetto Capo, di appenderlo usando un nastro biadesivo speciale, che abbiamo in magazzino per altri usi, in grado di reggere 7 chili al centimetro quadrato. Costa leggermente di più dello scotch che c'è al supermercato e lo fa la 3M per appendere i TIR al soffitto e sbeffeggiare la concorrenza che appende solo automobili con della misera colla. Per buona misura ne vengono usate sei strisce da un metro circa, rendendo il Pannello solidale con il resto del palazzo.
I sei comandamenti sono: Integrità, Rispetto, Miglioramento, Leadership al servizio degli altri, Coraggio e Senso Civico. Ognuno si divide in tre sotto-motti che coprono ecologia, sicurezza sul lavoro, rapporto coi clienti e così via.
La cosa buona è che ora posso chiedere trasferimento praticamente in tutto il mondo (so che tutti saranno troppo annoiati per arrivare a leggere fin qui e cliccare, scoprendo il nome del compratore).
alle
19:33:00
by
rincewind
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venerdì, giugno 26, 2009
Micheal Jackson 1958-2009
Due parole di commiato su Jacko sono doverose. Per quanto negli ultimi anni la sua immagine si sia deteriorata fisicamente e moralmente, nessuno può negare che fosse un grande artista.
Tra l'altro Jackson fu completamente scagionato da ogni accusa di pedofilia.
Quest'uomo ha segnato con lo scalpello gli ultimi 35 anni di musica pop. Ha inventato modi di ballare, di cantare, di vestire e di sporsi dai balconi coi figli appena nati.
E' stato anche uno dei primi afroamericani che non sopportava il colore della propria pelle.
Per quanto le sue manie e le sue fobie fossero veramente assurde, sono sicuro che tra una ventina d'anni inizieranno a diventare leggende, tra cinquant'anni la gente ricorderà solo l'artista.
un duetto di Jacko con Britney Spears (prima che diventasse una chiattona strafatta)
Del resto non mi sembra che qualcuno faccia la morale alla maggior parte dei filosofi greci o romani, per lo più massa di pederasti e pedofili.
Update
Tributo (Thriller) di alcuni detenuti filippini
martedì, novembre 25, 2008
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