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giovedì, febbraio 21, 2008

Aerostati per il wifi

Su Punto Informatico e' apparso un articolo in cui si spiega come fare per coprire le zone rurali degli USA (tante tante) dove praticamente ci sono 2 abitanti ogni miliardo di ettari. Dicono di voler spedire nell'orbita palloni aerostatici che fanno da ripetitori. In questo modo si evitano cablaggi. C'e' SOLO QUALCHE piccolo inconveniente :

- I palloni vanno lanciati dai mungivacche americani che vengono pagati 30 dollari al lancio
- I palloni vanno recuperati dagli escursionisti americani che vengono pagati 65 dollari al ritiro
- I palloni durano 24 ore, poi vanno rimpiazzati
- La parte pallonosa del pallone e' in lattice, e mentre il circuito viene recuperato, la parte in lattice esplode nella stratosfera e finisce sul terreno... ma possibile che gli americani non capiscano un cazzo di ecologia?

Ovviamente questo puo' funzionare solo in America dove vai da un mungivacche e gli dici : "devi lanciarlo, tieni 30 dollari" e lui lo fa, senza minimamente ragionare su quello che sta facendo, e magari pensando a quella scrofa che e' bella calda e che lo sta aspettando nell'aia... Un pallone aereostatico vale piu' di 65 dollari IMHO e SICURAMENTE piu' di 30 dollari. In italia sparirebbero tutti dopo 5 minuti :)
Ma anche in america mi sembra una tecnologia fin troppo fragile... Cioe' se uno si dimentica di spedire un pallone nell'aria lascia senza linea mezzo south dakota (ossia 5 persone)... MAH

domenica, luglio 22, 2007

Embedded systems

Vediamo un po' di far contento il Dread e portare un po' di discussione tecnica (e filosofica) in questo blog devastato da sterile polemica politica e donnine giapponesi.
Quindi, tanto per cambiare farò un po' di polemica anch'io,.

Vorrei parlare un po' di palmari, smart phone, navigatori gps, fotocamere digitali punta e clicca e console portatili. O meglio vorrei parlare di quei tentativi (lodevoli) di fare degli oggetti che raggruppano tutto ciò in un'unica scatola, ma che fin'ora per un motivo o per l'altro hanno fatto pena.

Partiamo dal presupposto di voler sfruttare la comodità che tali oggetti possono offrire e di non voler fare come il Dread, che vuole vivere nelle caverne e litigare con tutti i telefoni pubblici del mondo.

Analizziamo alcuni oggetti in questione che sono usciti negli ultimi tempi e distruggiamoli uno ad uno:
Palm qualcosa (comprende i vari smart phone): sono dei telefoni con anche un po' di palmare, o dei palmari con anche un po' di telefono. In ogni caso hanno delle dimensioni intermedie, nè carne, nè pesce, delle tastiere inutilizzabili (quando le hanno), ed una bassa capacità di memorizzazione.
iPhone: Wow l'iPhone. Il problema maggiore è che è chiuso. Se vuoi farci qualcosa che la Apple non ha pensato, o se vuoi aggiungere qualcosa (codec audio, video, testo), te lo meni. 8 giga son pochi, e non sono espandibili (o forse sì, non so). Fa il telefono, ma non supporta il 3G, ti mostra le mappe, ma non ha il GPS, ti fa usare IM, ma solo coi protocolli che vuole lui. Bah. Il touchscreen goatse (come lo hanno chiamato in tanti), invece è una figata.
PSP: Ha un bello schermo, grosso e con ottimi colori ed una buona potenza di calcolo. Più o meno basta. Prende solo flash della Sony (max 2 giga), non ha usb host, non ci puoi aggiungere il software come vuoi tu e la Sony si impegna attivamente contro i vari firmware custom e homebrew. Non ha touchscreen, non ha niente. E' una console, ma penso che abbiano indovinato lo schermo.
Nokia N800: sembra perfetto. Però non ci hanno messo un telefono, nessuno sa perché, in fondo è fatto dalla Nokia. Quanto gli costava cagarci dentro un cippettino GSM ? E' una mancanza che lo trasforma da una cosa utile ad un giocattolo.

Proporre il wifi come connettività globale è ridicolo. Pure in Amerika dove ci sono reti wireless ovunque, non ci puoi far conto sempre. L'N800 ti propone chiamate via skype o google talk (o msn, o quello che vuoi). Ma non lo posso usare al posto del cellulare, che secondo me è utile più che altro in casi di urgenza (emergenze, appuntamenti, ...)
In più il wifi è un protocollo per interni. Tutti lo usano anche per gli esterni, ma fa schifo. il b (11Mb) fa un centinaio di metri all'aperto ed il g ne fa 50 se sei fortunato (antenne normali, potenze legali, apparati consumer, ecc. ecc.). Non lo puoi proporre come "la banda larga dei palmari".

Altro punto, sul software. Non è tanto importante che sia open source, ma che ci sia un kit di sviluppo (non guasta se gratuito) e che la gente possa scaricare nuovi programmi. Altrimenti è una castrazione, qualsiasi azienda che proponga un aggeggio portatile non avrà mai le risorse o l'interesse per sviluppare certe cose (tipo la Sony che sviluppa un client email per la psp), ma qualcun'altro sì. E allora lasciaglielo fare, no ?

Memorizzazione. La flash è una bella cosa. Ci metti sopra il sistema operativo e lo puoi aggiornare, è come una ROM, ma meglio. Però è costosa, è lenta da scrivere e si consuma.
8 Giga di flash iniziano ad essere il limite sensato con la tecnologia attuale. Chi ne mette di più si espone a parecchi problemi, di fornitura, di guasti e di morte infantile. Quindi, mettiamoci un bell'USB host in questi oggetti, ok ? Così ci attacco un pennino usb o un disco fisso e via.

Ricevitori GPS. Sono costosi e richiedono anche un'antenna apposta. Però ne vale la pena, e soprattutto che possano usare non solo il gps americano, ma anche quello europeo e quello russo. La tecnologia c'è, basta usarla.

Nell'ottica di avere un solo oggetto che fa tutto, anziché 10, ognuno con la sua batteria, il suo caricatore, le sue schedine flash, i suoi cavetti, ecc. ecc. io sarei disposto a spendere una buona cifra e a portarmi in giro un'oggetto un po' più voluminoso (tipo l'N800 che è grossino e non entra in tutte le tasche).

Ora, per concludere, due discorsi sulla tecnonologia. Ho la (s)fortuna di lavorare in un "team" che progetta e produce sistemi embedded e mi vedo passare sotto il naso quasi quotidianamente componenti di tutti i generi. Noi lavoriamo con specifiche industriali e alle volte, addirittura militari (ma non facciamo carri armati). Tutta la nostra roba deve funzionare da -40° a +85°. In un sistema del genere di cui stiamo (sto) parlando il componente più delicato è l'LCD. Di solito è lui che sotto zero cambia colore e diventa lento e sopra i 50 gradi diventa tutto bianco (o peggio).

Il nostro sistema embedded di punta, con un display da 7 pollici (800x480), in grado di resistere a (quasi) tutto quello che gli può succedere in un cantiere (fango, polvere, sole, sale, operai grossi e incazzati) di qualsiasi posto del mondo (tranne la siberia nei momenti peggiori) costa al cliente un migliaio di euro. Ma ne facciamo qualche centinaio l'anno. Se ne facessimo a volume consumer (qualche centinaio all'ora, se non al minuto), il prezzo sarebbe la metà.

Mi è capitato di vedere le specifiche tecniche della PSP.
Range di funzionamento: da +5° a 35°.
Buon Dio, che ci hanno messo dentro ? Ci sono davvero gli gnomi che accendono e spengono i pixel ? E' il processore che non dissipa ? E non c'erano indicazioni sull'umidità.
Quindi secondo loro, in certi periodi dell'anno, ovunque mi trovo, non potrei usarla. Tranne che nelle caverne, dove ci sono 15 gradi costanti.

Dread, vuoi una PSP ?

venerdì, luglio 06, 2007

il web2.0 inquina

Il web in nero ovvero Blackle.


Non è la versione a lutto di Google, è piuttosto la versione salva-energia del motore di ricerca più famoso al mondo.
Il ragionamento che sta alla base di quanto affermato è il seguente:
Secondo una stima energetica, mentre una pagina web tutta bianca consuma 74 watt, una pagina interamente nera ne consuma solo 59watt. Ora Google, che risponde giornamente a 200 milioni circa di richieste, potrebbe fare risparmiare ben 750Megawatt-ora ogni anno semplicemente cambiando il colore del sito.
Naturalmente la stima si riferisce in particolare ai monitor CRT, che consumano praticamente il 43% in più per visualizzare una pagina bianca rispetto ad una nera. Le statistiche dicono che ci sono ancora tanti monitor LCD in giro, quindi forse non è proprio tutta una minchiata.

Il web2.0 d'altro canto, con tutto il biancore odiato dal buon Looris, non aiuta.
Del resto negli anni '90 quasi tutti i siti erano scuri, non sarebbe un grosso problema.

Qualche altro consiglio per risparmiare energia, soprattutto sui laptop

Mi viene a tal proposito un bel consiglio all'interno della guida di Kismac, uno dei migliori tool per fare wardriving col Mac insieme a Macstumbler

How can I hide myself at night?
Who does not know the scenario? You sit in front of a building at night, and everybody can see that you have a laptop. Fortunatly Apple took care of it. Just press Command-Option-Control-8(ctrl+alt+mela + 8 n.d.A.). It will switch your display into grayscale and invert it.



Una classifica delle compagnie più inquinanti: Sony sempre peggio, Apple un po' meglio, Dell sempre uguale e Lenovo ha migliorato di brutto.


martedì, maggio 29, 2007

dalle ... ricette... di Martina Vincenzi!

In attesa del Wimax per tutti, come promesso dalla nostra nuova sindachessa...

Un hacker olandese ha realizzato l'oggetto definitivo per gli amici di Da Dsar, un concentratore di connessioni wireless non protette.(oggi ne parla anche pi)



Slurpr (bel nome) è arrivato a connettere una banda di ben 326MBit.
  • Six-channel wardrive-box broadbandrouter with 6 11/54Mbit fully configurable Wi-Fi connections bundled and redistributed to 9 wired ethernet connections.
  • A 266MHz MIPS CPU with 64MB RAM
  • 1GB Compact Flash card
Questo è il futuro: Icybox IB-Nas3000, dotato di Raid e client bittorrent. Guardate come è eccitata la signorina sulla homepage