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venerdì, gennaio 18, 2013

Si stava meglio quando bel tempo si spera

DOOOOOOOOOOOOOOOOOM!Ovvero, la fine del mondo è vicina, come sempre, ma un po’ di più.

Una breve lista di post pre- e post-apocalittici, attorno al web, alla società, al mondo sull’orlo dell’isteria di massa. Quelle cose li.

Materiale per pseudo-politici o scrittori di fantascienza, oppure calcolate profezie?

Qua i corvi volano in cerchio, quindi il messaggio è chiaro: reinstallate Doom ed allenatevi.

venerdì, gennaio 04, 2013

Si, il cinema 3d può anche morire

Come spesso in queste settimane, ieri sono finito di nuovo all’IKEA. L’IKEA sta vicino al cinema multisala, e così sono andato a vedere Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, in lussuosa modalità 3D-HFR, come non suggerito dall’Ing. pochi post fa.

La cosa forse non comune è che io avevo già visto la versione 2D il mese scorso, in una decente sala del Regno Unito. Solo le continue recensioni che parlavano bene del 3D-HFR (rrobe, Z, etc.), complice il resto della famiglia, mi hanno incuriosito abbastanza da guardarlo una seconda volta.

Perché il film è lungo, e sebbene bello non è un così elevato esempio di cinematografia da farmi andare due volte al cinema. Ma del film se ne può discutere un’altra volta, perché oggi volevo scrivere soltanto a proposito del 3D e dell’HFR.

Non serve a niente

Sono uscito dalla prima visione, quella con due sole dimensioni, chiedendomi in effetti se avevo fatto la scelta giusta. Chiaramente moltissime scene erano state filmate per il 3D, quindi la versione vista da me era un misero appiattimento, un’ombra dell’originale come progettato nella testona di Peter Jackson.

Dopo aver visto la versione 3D ho capito che no, non era il caso. Non è semplice spiegare perché, ma in prima approssimazione il motivo è che guardando il 2d non noti alcuna mancanza. Da un lato il cervello è bravo a intuire la terza dimensione a partire da ombre, messa a fuoco e dimensioni relative; dall’altro il movimento della telecamera ti permette di vedere la profondità da diversi angoli, ricostruendo nella tua testa la tridimensionalità.

Un esempio? Una volta ho fatto due foto dall’aereo, sopra le alpi. La tridimensionalità non c’è, la intuisce la vostra testa dal movimento relativo delle diverse parti della scena.

Il terremoto!

L’altra cosa che aspettavo di godere erano i bellissimi paesaggi della Nuova Zelanda, sfondo di molte scene e panoramiche. E di nuovo sono rimasto deluso, scoprendo un piccolo dettaglio che nelle mie precedente visioni 3D non avevo notato: il 3D non ha alcun effetto sui paesaggi di fondo, perché sono all’infinito della prospettiva. Due controprove: togliendo gli occhiali sono perfettamente a fuoco, e chiudendo un occhio non cambia nulla.

Per contro, i personaggi in primo piano sembravano un po’ applicati sopra fondali così profondi e lontani, ma alla fine bidimensionali, dando un effetto “sfondo verde” a qualcosa che in realtà era filmato sul posto!

Ulteriore fastidio, il 3D-HFR continua a sfarfallare in alcune scene più movimentate, rendendole confusionarie e stancanti. Nell’ultimo terzo del film mi sono ritrovato più volte a chiudere un occhio (in senso letterale) o a sollevare gli occhialini per cercare un momento di riposo.

Degli immancabili oggetti lanciati verso gli spettatori è inutile lamentarsi, visto che sono diventati inevitabili.

L’alta frequenza funziona

Oltre ad essere proiettato in 3D, la lussuosità del Lo Hobbit in questione era quella dell’HFR, il doppio dei frame-per-secondo dei normali film. Jackson aveva spinto per questa cosa, dato che una maggiore frequenza avrebbe reso il 3D più fluido.

In realtà raddoppiare i frame renderebbe anche la versione 2D più fluida, mentre per il 3D la cosa importante è che dovrebbe renderlo più sopportabile. Invece la pellicola 2D è stata prodotta riducendo il film ai normali 24fps, forse per compatibilità con i proiettori più vecchi? Forse per convincere la gente a guardare l’altra? Cospirazione!

Eppure, uscito da questo cinema ho pensato che avrei visto volentieri una versione 2D-HFR, perché la differenza si nota. All’inizio il film sembra leggermente accelerato, saltano all’occhio le fiamme delle candele che si muovono con inaspettata agilità. Una volta superato il primo stupore, però, la nitidezza delle immagini è notevole, e fa piacere. Sparisce fra i vari dettagli del film a cui si presta meno attenzione, ma che costantemente ti permettono di apprezzare maggiormente le immagini sul grande schermo.

Solo ogni tanto, soprattutto sugli interni, il movimento degli attori sembra un poco artificiale. È quell’effetto “sit-com” o serie tv, che magari è più una questione di abitudine che altro.

Infine non ho notato alcuna differenza di luminosità: le immagini mi sembravano variare in brillantezza come al solito, e diventavano più scure tirando giù gli occhialini.

Poteva andare peggio

Per chiudere, direi che questo è l’ultimo film che vado a vedere in 3D. Avevo già smesso tempo fa, ma avevo voluto dare una possibilità alla nuova tecnologia. Ho sbagliato, per mia ignoranza: il 3D-HFR è pur sempre composto da due parti: l’alta frequenza che rende le immagini più fluide, ed il 3D che con un effetto ottico applica al film una pseudo-tridimensionalità. Questa non varia, non diventa più realistica e non migliora il film raddoppiando i frame-per-secondo.

Quindi se vi piace il 3D, continuerà a piacervi; se non vi piaceva prima, non cambierete idea.

E se qualcuno ha fatto la controprova, guardando prima il 3D e poi il 2D, ce lo faccia sapere.

Cercate altrove

Fra televisione e cinema, questi ultimi anni hanno visto un sacco di “rivoluzioni” il cui fine principale sospetto sia fare più soldi, semplicemente. Posso però consigliare due cose che secondo me possono fare la differenza nella visione di un film.

La prima è facile: guardatevelo in lingua originale. Lo Hobbit doppiato è una sofferenza, la traduzione a tratti orripilante e le voci una tristezza. In inglese i personaggi bisbigliano, sospirano, alzano e abbassano la voce; in italiano vociferano a volume costante, come seduti in salotto, e con quattro espressioni predefinite :-(

La seconda mi è capitata per caso, e non so se si ripeterà mai. Un paio d’anni fa ho visto Odissea nello Spazio al cinema, in una rara versione filmata a 70mm, e sono rimasto a bocca aperta. La quantità di dettagli visibili ogni dove era impressionante, e mi ha fatto ammirare e godere un film che avevo in precedenza guardato a fatica, con noia.

Un po’ come andare a teatro e vedere Patrick Stewart e Ian McKellen che aspettano Godot, ma questa è un’altra storia.

No, alla fine non arriva.

venerdì, novembre 30, 2012

Il ritorno al testo

Un paio di mesi fa ho fatto il grande passo, tornando ad usare l’interfaccia testuale per (quasi) tutte le mie interazioni sociali via Internet. Ora che è passato un po’ di tempo posso raccontarvi non solo le mie motivazioni, ma anche quanto bene (o male?) mi ci trovo.

Il setup consiste di un serverino linux low-power posizionato dietro ad una adsl casalinga a bassa latenza. Su questo serverino ho raccolto email e chat, ai quali accedo tramite ssh, trovandomi sempre davanti la stessa cosa, a prescindere da quale computer mi collego.

Questa è stata la motivazione numero 1: centralizzare. Ho 3 pc e tenere tutte le impostazioni di Thunderbird sincronizzate non è divertente. Con la chat poi succedevano cose poco carine, come messaggi che nel week end finivano sul pc in ufficio.

La motivazione numero 2 è stata Thunderbird. Mi irrita, non so dire esattamente come o dove, ma ogni volta che lo apro mi viene mal di pancia. Ogni tanto non si chiude bene e rifiuta di partire di nuovo. Ogni tanto fa casino con l’IMAP e rimane a pensare all’infinito. La ricerca si comporta in modi non deterministici e del tutto casuali.

muttQuindi, ho rispolverato la configurazione di mutt che usavo ai tempi in cui seguivo mille mailing list di open source e l’ho ammodernata. Offlineimap provvede a scaricare la posta dal server e allo stesso tempo mi fornisce un comodo backup della posta elettronica. E questo ha risolto brillantemente (quasi, vedi sotto) tutti i problemi che avevo con Thunderbird.

Per la chat (gtalk, msn, irc e icq) ho scoperto bitlbee che fa un lavoro molto buono nel tradurre i vari protocolli di chat in canali ed utenti irc. A quel punto tutto il discorso chat si riassume in irssi, un client irc ricco e personalizzabile all’infinito.

Questa soluzione devo dire che è una irssidelle più comode che ho provato negli ultimi anni. Meglio di Thunderbird (vedo la stessa cosa da tutte le parti senza impazzire coi plugin), meglio di gmail (la posta è la mia e ce l’ho io, sul mio provider), infinitamente meglio di qualunque altro webmail. Adesso che mi aspetta un altro trasloco internazionale, con relativo cambio di PC lavorativi, non perderò neanche per un attimo le mie preziose configurazioni.

Ci sono due grossi problemi, che non ho ancora risolto per mancanza di tempo. Uno è la rubrica di indirizzi email: mutt non ce l’ha e mi piacerebbe prenderla da un posto centralizzato, che devo ancora inventare. Carddav è la via da seguire ed esiste un pazzo come me che ha fatto uno script carddav-mutt, ma devo adattarlo.

L’altro problema è quando qualcuno mi manda un allegato o una mail in html con delle immagini. Le mail in html vengono tradotte comodamente in testo formattato, ma ovviamente le immagini si perdono. Questo è molto più difficile da risolvere, se salvo l’allegato mi rimane sul serverino dal quale poi devo copiarlo sul pc che sto usando in quel momento per aprire l’allegato. L’alternativa è un servizietto via web che ci spari un file e ti da un link che puoi aprire dove vuoi, è facile da fare e o prima o poi lo faccio…

venerdì, gennaio 20, 2012

SOPA PI(P)PA e Piattaforme morenti

Lo avrete saputo, mentre in america il congresso deve votare su una nuova legge liberticida vengono chiusi Megavideo e Megaupload.
Tanti siti web mettono un qualche banner nero a mo' di lutto, blah blah blah blah, anonymous fa un ddos ai siti della difesa americani, blah blah ....
E ora vediamo come va a finire, intanto la legge dopo lo sciopero ha acquisito parecchi oppositori, e ciò è cosa buona e giusta.




E comunque Apple e Microsoft cacca!


ed infine la lista dei morti di Google di quest'anno...
In compenso  ci sono due nuovi nati: Google Flights e Google Music (per il momento solo in USA)

lunedì, dicembre 19, 2011

Sfera delle mie brame


Questo articolo mi ha fatto tornare in mente una vecchia idea. Tanto tempo fa pensavo a quanto una sfera di cristallo potesse essere utile ai maghi: cavolo ti permette di sapere tutto (presente, passato e futuro).
Ecco ora togliete l'ambientazione fantasy e metteteci chip, silicone e leghe varie. Cosa ottenete: un dispositivo touch, naturalmente wireless, che ti permette di avere informazioni ...
Ma cribbio! E' uno smartphone sferico! Brevettiamolo subito!




Quale è l'ergonomicità massima? Quale è forma perfetta? La sfera!

Tra l'altro osservando form factor e geometrie dei cellulari a partire dagli anni 90 ad oggi si nota che:

Cellulare enorme con schermo piccolo --> cellulare piccolo con schermo piccolo -->cellulare enorme con schermo enorme.

Quindi, perchè in futuro non cellulare all'interno del display stesso?
E poi? Samsung propone già cellulari dotati di picoproiettori. Manca all'appello oramai la miniaturizzazione degli ologrammi...





mercoledì, marzo 30, 2011

Aneddoti di connettività

Allora recentemente ho dovuto abusare della connessione del cellulare per navigare in modalità tethering. Avevo un giorno 300 mb di traffico disponibile sui 512 settimanali e il giorno dopo mi ritrovo a zero. -_-
Chiamo Vodafone scazzato e mi scazzo ancor di pià quando scopro che rispondono fino alle 22.00.
Il giorno dopo richiamo trovo un'operatrice che mi conferma di non poter vedere il dettaglio del traffico giorno per giorno. Impietosità (oppure spaventata, perchè mi sa che su certi piani in Vodafone abbiano dei casini) mi resetta l'opzione Internet Mobile e ricomincio a navigare.
Altra chicca mi dice che se le mando un sms mi richiama, più tardi provo ed infatti mi richiama. Questa cosa mi ha lasciato confuso e felice, perchè non me lo aspettavo come servizio.

Ora ragionando sul fatto che solo navigando sul web in media oggi (A.D. 2011) si fanno 1MB al min, bisogna centellinare ogni singolo trasferimento. Scordarsi quindi update di sistema o anche singoli file tipo un piccolo setup di 10mb.

In cerca di una alternativa per caso passo in un negozietto per informarmi sulle chiavette umts/hsdpa. Trovo una sim, riciclando una chiavetta umts di qualche eone fa, adatta allo scopo.
Abbonamento Power Tre qualcosa con navigazione a consumo: 5 euro al mese.
Al momento ci sono ancora 2.50 di traffico sopra. Unico limite, (a parte che su Win7 64bit non funziona) sono i 100 mb di traffico massimo giornaliero. Il giorno dopo scopro anche che questo piano vale solo per le sim voce...
Ora dopo circa un mese posso riconfermare che la connessione con le chiavette è veramente pessima: il fatto che nello stesso punto del globo il segnale vada e venga e la stessa banda a volta scenda a livelli infimi ti fa rimpiangere i modem a 33.6kbps. Andavano a 7kb/s ma erano più stabili.

Ultima tappa dell'avventura: stufo di tutto mi guardo in giro le tariffe per adsl e trovo una Fastweb a 20 euro in offerta (grazie sostariffe).
Mi registro online e nel giro di due settimane è venuto il tecnico, mi hanno attivato la linea e mi hanno spedito il modem a casa in due giorni.
Da ieri la linea è attiva: 12MB in download e 1mb in upload. Francamente dell'ip pubblico di Tiscali con 300kb in upload me ne fotto. Adunanza va a pieno regime e persino il torrent viaggia a spron battuto.

Il mio sogno sarebbe stato un abbonamento flat umts SENZA FILTRI P2P da poter usare come cacchio voglio io: sfruttando la potenza di Android puoi trasformare il cell in un hotspot wifi, cambiare APN etc etc tutte cose che su iPhone ancora non puoi fare :)

venerdì, gennaio 14, 2011

Chernobyl: 25 anni e non sentirli



Ancora ricorda l'86, quando sembrava dovessimo morire tutti per le piogge radioattive e ci dicevano di non bere l'acqua piovana.
C'erano l'URSS e i communisti, ma soprattutto c'erano per fortuna gli Svedesi:

Il governo sovietico inizialmente cercò di tenere nascosta la notizia di un grave incidente nucleare. Impiegarono diversi giorni per rendersi conto della gravità del fatto ma nonostante la situazione risultasse subito disperata un velo di omertà si stese sull'URSS.

La mattina del 27 aprile, nella relativamente vicina Svezia, alcuni lavoratori in ingresso alla centrale di Forsmark fecero scattare l'allarme ai rilevatori di radioattività. Si suppose, visto l'elevato livello dei dati, che vi fosse una falla all'interno della centrale e i responsabili cominciarono immediatamente a fare controlli in tutti gli impianti. Assicuratisi che le loro centrali erano perfettamente in sicurezza, cominciarono a cercare altrove la fonte delle radiazioni e giunsero così fino in Unione Sovietica. Chiesero spiegazioni al governo e chiesero loro perché non era stato avvisato nessuno. Dapprima il governo sminuì la cosa ma ormai gli svedesi, con i loro controlli, avevano messo al corrente l'Europa intera che un grave incidente era occorso in una centrale sovietica. Il mondo intero cominciò a fare pressione e finalmente rilasciarono le prime e scarne dichiarazioni sull'incidente che fecero il giro del mondo.



Queste immagini sono molto forti, perchè tutto sembra distrutto e congelato nel tempo. E teniamo conto che 25 anni per il decadimento radioattivo non sono niente.



Quando non ci saremo più a Chernobil brilleranno ancora gli alberi di rosso?

domenica, ottobre 17, 2010

GalaxyTab

In un momento prolisso della mia vita (due post di seguito!) ecco una breve recensione del GalaxyTab.

No, non l'ho comprato, ma per puro caso mi sono trovato alla FNAC al momento della messa in vendita e sono stato il primo a metterci le mani sopra. Cioè non gliene fregava niente a nessuno: non c'era coda né si è formata dopo un po' che era lì sullo scaffale. Ho notato un commesso che lo piazzava lì e dopo un po' è ripassato a mettere il cartello col prezzo.

L'oggetto è pesante al punto giusto (più leggero e sarebbe sembrato plasticoso), risponde bene al tocco ed è veloce in tutte le funzioni che ho provato. Non c'era la sim dentro e andava col WiFi, quindi una parte delle funzioni erano disabilitate.
Recensioni delle applicazioni si trovano già in rete a me importava vedere la fluidità e la risposta del touchscreen e devo dire che hanno fatto un buon lavoro. Tutto si muove bene ed il feeling è buono. I patiti Apple sicuramente ci troveranno qualche scattino nelle animazioni, ma non è niente di grave.

Costa 699€ (prezzo non scontabile) e questa è l'unica cosa brutta che gli ho trovato. A quel prezzo vanno aggiunti i 100 euro l'anno (almeno) per un abbonamento dati, che comunque non si può usare fuori dall'Italia.
Altra cosa che lascia un po' perplessi è il telefono e la trasportabilità. Alla presentazione il tipo faceva vedere che se lo infilava nella tasca interna della giacca. Beh, nella mia tasca non ci sta, non saprei dove mettermelo. Il discorso del telefono è collegato perché significa che te lo devi sempre portare in giro. Non sono sicuro che sia una combinazione vincente.
Preferisco allora un telefono sminchio che parla Bluetooth per sincronizzare la rubrica ed un tab con connessione solo dati (delle dimensioni del GalaxyTab, l'iPad è troppo grosso).

lunedì, agosto 02, 2010

Come disse il Proppo...

Mi tengo quello che ho.
Evidentemente dalle parti di Cupertino pensano che nel Bel Paese siano tutti ricchi e stupidi.
Perchè???
Guardatevi un po' la comparazione dei prezzi del famigerato Iphone 4 nei vari paesi del globo.....e ditemi voi...!

Penso di farci un pensierino, giusto se passo dalle parti della Svizzera.....!

venerdì, gennaio 30, 2009

Digitale terrestre: un flop?

Si lo è. La povera Sardegna ha dovuto fare da cavia per questa porcata di pseudo innovazione tecnologica. E chi gioisce più di tutti? Ma naturalmente Sky, che ci ha guadagnato tanti bei nuovi abbonati!




L'articolo del Corriere (ma ce ne sono anche più vecchi) sottolinea alcune problematiche poco discusse (di certo non da Studio Aperto o dal TG5)
C'è molta confusione sui decoder (quelli comprati a minor prezzo non danno garanzie di affidabilità, alcuni non hanno nemmeno gli standard europei e quindi non riescono a captare le frequenze Vhf, su cui trasmette la Rai), la sintonizzazione dei canali non è impresa facile, molte antenne vanno sostituite o ripuntate e comunque liberate dei vecchi filtri.

C'è infine un problema di investimenti: impiantare il Dtt terrestre costa. Bisogna comprare nuove frequenze, bisogna alimentare i trasmettitori, bisogna programmare nuovi decoder interattivi, bisogna… ma in Rai non c'è una lira.


e presto Mediaset non navigherà in acque felici...

per mantenere attivi i trasmettitori ci vuole un enorme impiego di energia in un paese dove l'energia si compra a caro prezzo. Se si spegnessero tutti i trasmettitori si potrebbe tranquillamente alimentare una città, contribuendo a diminuire l'inquinamento elettromagnetico.

E in Europa non va certo meglio
Nei 27 Paesi dell'Ue il 96% delle abitazioni ha almeno un apparecchio televisivo. Vi è però un dato assolutamente nuovo, figlio della rivoluzione digitale, della transizione a nuove modalità di accesso e consumo dei contenuti televisivi: la percentuale è infatti calata in Francia (-4%) e Spagna (-6%) rispetto al 2007, mentre in Finlandia è scesa al 92% (-4%). Il digitale terrestre, inoltre, sarebbe presente solo nell'8% delle abitazioni italiane.

Personalmente dopo l'acquisto, che era finalizzato a vedere con la cartina prepagata le puntate di Heroes in italiano su Steel. Dopo la prima puntata, il decoder ha iniziato a prendere polvere sotto il televisore.

Che la Legge Gasparri del 2004 (quella del famoso contributo statale per i decoder, banalmente bocciata dalla UE ) fosse una squallida marchetta per favorire Mediaset lo sappiamo un po' tutti. Ma per quei 200 milioni di euro andati a puttane, ci sta anche un po' bene.
Se non fosse per quei milioni di pecoroni fan del calcio avrebbe già chiuso da tempo.


Il Digitale Terrestre non sta morendo perchè in realtà non è mai nato! Come più volte ha detto Grillo, il dtt è uno zombie. Anzi è un aborto che farà la fine del suo strabiliante gemello tecnologico: il tv-fonino.
Già il 2007 aveva dimostrato che è una grandissima belinata guardare la televisione sul cellulare
fattostà che ancora oggi H3G cerca di riproporre questi ridicoli abbonamenti
Ma voi lo avete mai visto uno con tvfonino che si sparava una partita di calcio di fila per la strada? Sul treno? Sul bus? Mentre guidava? In moto? In una baita di montagna?
Cioè onestamente, a cosa cavolo serve un tvfonino?!?

Ma tornando all'argomento iniziale: il presente della televisione in alta definizione è nel satellite. La banda passante di un canale è il quadruplo di un canale dtt, inoltre con una buona antenna prendo tutto il mondo, ma soprattutto: perchè tutto funziona perfettamente con un apparecchio come il mio Gold Box che ha più di 6 anni?

Quali potrebbero essere le alternative?
  • tv via cavo, all'americana: infattibile perchè ormai di fibra non se ne mette più
  • IPTV, più fattibile anche se le ADSL nostrane al momento fanno ridere
  • teletrasporto, ma questo non è stato ancora inventato
PS come dice un mio collega "è così e basta" "e comunque ho ragione io"

martedì, ottobre 21, 2008

SMAU 2008: la peggiore fiera dell' ICT

Una volta alla fiera dell SMAU erano associati concetti quali: innovazione, tecnologia, futuro, software. La fiera che che si è tenuta a Milano dal 15 al 18 Ottobre era lontano anni lucce da tutto ciò.
Dove sono le grandi aziende, dove sono i grandi marchi? DOVE CACCHIO E' LA MICROSOFT?!?
Da un po' di anni la fiera era stata lasciata ai soli addetti dell'Automazione da Ufficio. Quale gravissimo errore. Dicevano che la tribù dei zainetti dava fastidio. Che forse c'erano troppi videogiochi, troppo Entertainment.
Peccato che il divertimento generi soldi, attiri persone e sia sprone per l'innovazione. E poi una volta si credeva che i giovani erano il futuro... lo credo che si mettono a bere da piccoli.
Ora non ci sono più le software house, non c'è manco più la Sony. E' diventata un'altra fiera di vecchi.

Business Technology

Cerco qualche ditta che offra soluzioni di archiviazione documentale seria e trovo dei peracottari. Chiedo informazioni su sistema di storage hardware che pare essere interessante e la standista, più intelligente che bella, non mi sa dare risposte.

Innovazione questa sconosciuta

Solo i giornalisti prezzolati potevano (anche questo dimostra come Grillo abbia ragione sulla stampa italiana) parlare bene di questa fiera. Per fare un esempio il negozio virtuale sparato ai quattro venti nei servizi televisivi era più brutto di Second Life.
La maggioranza degli stand era dedicato a registratori di cassa, lettori di barcode e stampanti di etichette.

Persino lo stand dell'IBM, forse il migliore dell'evento, sembrava un museo.

Quindi per riassumere in Italia ci è rimasta l'alta moda, i bottoni e il cibo.
Chiudete sta fiera triste e inutile. Per l'innovazione vado al Marc o al Radiant.

P.S. poi metto le foto

giovedì, luglio 10, 2008

Ci siamo

L'ora X è vicina.
Per chi non avesse ancora capito di cosa sto parlando, bhe, clicchi qui.
Ma non credo che sarò tra quelli che lo avranno in tasca, non lo so ancora!

mercoledì, gennaio 02, 2008

Recensioni del nuovo anno

Tanto per passare un po' il tempo e scrivere qualcosa, vi presento un paio di recensioni, fresche fresche: un videogioco, Simcity Societies e un bridge ethernet 220V della Netgear.

Cominciamo col dire un cosa: meno male che l'ho scaricato e non sono andato a comprarlo sulla fiducia. Ora potrei donare quei 40 e rotti a Pirate Bay (ma non credo che lo farò).
Simcity Societies (SS) non è il seguito di Simcity 4. Non c'è tutta la gestione dinamica di rifiuti, inquinamento, traffico, educazione, ... Non si possono più fare strade oblique, nè rotonde. Ci sono solo strade normali o sterrate. C'è addirittura una modalità di gioco con i soldi infiniti.
Passiamo alle cose che, invece, hanno aggiunto: un crash ogni 15-20 minuti di gioco, per ricordarti del fatto che stai buttando via il tuo tempo (sì ho installato le due patch), una migliore protezione anticopia (rafforzata nella seconda patch, che però non risolve il crash e che si riesce ad aggirare comunque) ed un certo numero di memory leak per cui in quei 20 minuti di gioco, le prestazioni si riducono sempre più. Bella la grafica 3D: imposti il dettaglio minimo, ti costriusci un paio di isolati, cerchi l'angolo giusto con la telecamera, metti i dettagli al massimo e hai un bel quadretto, non devi neanche premere il tasto per lo sceenshot.
Per tornare ad usare il PC, riavviare.
Prima di tornare al mio caro simcity 4 deluxe, ci tengo però a dire quelle due cose di buono che SS ha portato all'umanità: gli obiettivi e le risorse. I primi danno un motivo al darsi delle martellate sulla palle per tentare di giocarci, le seconde sono statiche (cambiano solo aggiungendo degli edifici), ma sono una buona idea, usata male.
Voto: ho visto di peggio, ma di poco.

Passiamo al Netgear XE102 e cambiamo completamente umore. Ne prendi due, li attacchi a due spine della 220 e hai installato un segmento di rete ethernet a 14Mbit. Se vuoi ne puoi mettere fino a 5 per farti una presa di rete anche nel gabinetto e dietro al frigorifero. Nessuna configurazione (ma puoi abilitare la crittografia per creare delle reti separate) e nessun driver.
Costo circa 60€ al pezzo. Niente cavi da tirare nelle canaline e niente wireless che funziona male, ti fa cadere i capelli e rende felice quel tuo vicino di casa smanettone.
Ultimamente la Netgear sta buttando fuoi un gran numero di prodotti belli, fatti bene e soprattutto utili. Di recente ho anche cambiato il modem adsl, da un vecchio alcatel, ad un router netgear e ho guadagnato, secchi, 30Kb/s di banda.
Per una volta una compagnia che fa le cose fatte bene.

domenica, luglio 22, 2007

Embedded systems

Vediamo un po' di far contento il Dread e portare un po' di discussione tecnica (e filosofica) in questo blog devastato da sterile polemica politica e donnine giapponesi.
Quindi, tanto per cambiare farò un po' di polemica anch'io,.

Vorrei parlare un po' di palmari, smart phone, navigatori gps, fotocamere digitali punta e clicca e console portatili. O meglio vorrei parlare di quei tentativi (lodevoli) di fare degli oggetti che raggruppano tutto ciò in un'unica scatola, ma che fin'ora per un motivo o per l'altro hanno fatto pena.

Partiamo dal presupposto di voler sfruttare la comodità che tali oggetti possono offrire e di non voler fare come il Dread, che vuole vivere nelle caverne e litigare con tutti i telefoni pubblici del mondo.

Analizziamo alcuni oggetti in questione che sono usciti negli ultimi tempi e distruggiamoli uno ad uno:
Palm qualcosa (comprende i vari smart phone): sono dei telefoni con anche un po' di palmare, o dei palmari con anche un po' di telefono. In ogni caso hanno delle dimensioni intermedie, nè carne, nè pesce, delle tastiere inutilizzabili (quando le hanno), ed una bassa capacità di memorizzazione.
iPhone: Wow l'iPhone. Il problema maggiore è che è chiuso. Se vuoi farci qualcosa che la Apple non ha pensato, o se vuoi aggiungere qualcosa (codec audio, video, testo), te lo meni. 8 giga son pochi, e non sono espandibili (o forse sì, non so). Fa il telefono, ma non supporta il 3G, ti mostra le mappe, ma non ha il GPS, ti fa usare IM, ma solo coi protocolli che vuole lui. Bah. Il touchscreen goatse (come lo hanno chiamato in tanti), invece è una figata.
PSP: Ha un bello schermo, grosso e con ottimi colori ed una buona potenza di calcolo. Più o meno basta. Prende solo flash della Sony (max 2 giga), non ha usb host, non ci puoi aggiungere il software come vuoi tu e la Sony si impegna attivamente contro i vari firmware custom e homebrew. Non ha touchscreen, non ha niente. E' una console, ma penso che abbiano indovinato lo schermo.
Nokia N800: sembra perfetto. Però non ci hanno messo un telefono, nessuno sa perché, in fondo è fatto dalla Nokia. Quanto gli costava cagarci dentro un cippettino GSM ? E' una mancanza che lo trasforma da una cosa utile ad un giocattolo.

Proporre il wifi come connettività globale è ridicolo. Pure in Amerika dove ci sono reti wireless ovunque, non ci puoi far conto sempre. L'N800 ti propone chiamate via skype o google talk (o msn, o quello che vuoi). Ma non lo posso usare al posto del cellulare, che secondo me è utile più che altro in casi di urgenza (emergenze, appuntamenti, ...)
In più il wifi è un protocollo per interni. Tutti lo usano anche per gli esterni, ma fa schifo. il b (11Mb) fa un centinaio di metri all'aperto ed il g ne fa 50 se sei fortunato (antenne normali, potenze legali, apparati consumer, ecc. ecc.). Non lo puoi proporre come "la banda larga dei palmari".

Altro punto, sul software. Non è tanto importante che sia open source, ma che ci sia un kit di sviluppo (non guasta se gratuito) e che la gente possa scaricare nuovi programmi. Altrimenti è una castrazione, qualsiasi azienda che proponga un aggeggio portatile non avrà mai le risorse o l'interesse per sviluppare certe cose (tipo la Sony che sviluppa un client email per la psp), ma qualcun'altro sì. E allora lasciaglielo fare, no ?

Memorizzazione. La flash è una bella cosa. Ci metti sopra il sistema operativo e lo puoi aggiornare, è come una ROM, ma meglio. Però è costosa, è lenta da scrivere e si consuma.
8 Giga di flash iniziano ad essere il limite sensato con la tecnologia attuale. Chi ne mette di più si espone a parecchi problemi, di fornitura, di guasti e di morte infantile. Quindi, mettiamoci un bell'USB host in questi oggetti, ok ? Così ci attacco un pennino usb o un disco fisso e via.

Ricevitori GPS. Sono costosi e richiedono anche un'antenna apposta. Però ne vale la pena, e soprattutto che possano usare non solo il gps americano, ma anche quello europeo e quello russo. La tecnologia c'è, basta usarla.

Nell'ottica di avere un solo oggetto che fa tutto, anziché 10, ognuno con la sua batteria, il suo caricatore, le sue schedine flash, i suoi cavetti, ecc. ecc. io sarei disposto a spendere una buona cifra e a portarmi in giro un'oggetto un po' più voluminoso (tipo l'N800 che è grossino e non entra in tutte le tasche).

Ora, per concludere, due discorsi sulla tecnonologia. Ho la (s)fortuna di lavorare in un "team" che progetta e produce sistemi embedded e mi vedo passare sotto il naso quasi quotidianamente componenti di tutti i generi. Noi lavoriamo con specifiche industriali e alle volte, addirittura militari (ma non facciamo carri armati). Tutta la nostra roba deve funzionare da -40° a +85°. In un sistema del genere di cui stiamo (sto) parlando il componente più delicato è l'LCD. Di solito è lui che sotto zero cambia colore e diventa lento e sopra i 50 gradi diventa tutto bianco (o peggio).

Il nostro sistema embedded di punta, con un display da 7 pollici (800x480), in grado di resistere a (quasi) tutto quello che gli può succedere in un cantiere (fango, polvere, sole, sale, operai grossi e incazzati) di qualsiasi posto del mondo (tranne la siberia nei momenti peggiori) costa al cliente un migliaio di euro. Ma ne facciamo qualche centinaio l'anno. Se ne facessimo a volume consumer (qualche centinaio all'ora, se non al minuto), il prezzo sarebbe la metà.

Mi è capitato di vedere le specifiche tecniche della PSP.
Range di funzionamento: da +5° a 35°.
Buon Dio, che ci hanno messo dentro ? Ci sono davvero gli gnomi che accendono e spengono i pixel ? E' il processore che non dissipa ? E non c'erano indicazioni sull'umidità.
Quindi secondo loro, in certi periodi dell'anno, ovunque mi trovo, non potrei usarla. Tranne che nelle caverne, dove ci sono 15 gradi costanti.

Dread, vuoi una PSP ?

lunedì, maggio 15, 2006

Quei blog scientifici...

...che ti fanno scoprire cose vecchie e nuove, sempre interessanti.
Consiglio a tal proposito una sottoscrizione opml a defensetech e damninteresting.

Ed ecco i vecchi progetti della superfionda o l'anello attorno alla terra

Oppure la soluzione del puzzle "Eternity", ovvero l'algoritmo dei pacchi nel bagagliaio.

Eternity non dovrebbe essere altro che una versione opportunamente mascherata del classico problema informatico del 'domino limitato'. Tale problema, nella sua accezione più vicina al gioco in esame e in due parole, è il seguente: dato un 'pavimento' e una serie di 'piastrelle' quadrate, divise dalle diagonali in quattro settori colorati, trovare l'unico modo in cui tali piastrelle possono ricoprire il pavimento facendo combaciare i settori dello stesso colore.




era dal '99 che ci provavano...

Passando ad altro

mercoledì, dicembre 22, 2004

Marc 24: recensione


Un po' in ritardo perche' sto ancora aspettando le foto della fiera che qualcuno mi deve mandare...


Sostanzialmente ho notato un aumento degli espositori, tanto e' che se ne trovavano alcuni in galleria.

Accessori PC: Per quanto riguarda i prezzi e le offerte diciamo che tra i vari stand non vi era una grossa differenza (a parte rari casi di ladroneria). Ho acquistato ad esempio un hard disk da 80 giga a 49 euro dalla Recme e allo stesso prezzo lo si poteva trovare da Hardital (che sabato mattina era inavvicinabile data la coda di persone) oppure da Aladino Computer. Grossa vendita di chiavi e chiavette USB: quelle da 1 giga a meno di 90 euro erano molto appetitose.

Truzzame vario: troppo. Tolti led le ventole, vicino all'entrata si potevan trovare pure i pomelli per il cambio della macchina trasparenti e dotati di lucette.





Telefonia: come al solito in crescita la vendita di usato - componenti - accessori (finalmente un po' di Bluetooth). Uno stand in particolare e' stato degno di nota: quello che sbloccava i cellulari della H3G a 15 euro (e di cui postero' l'immagine)


Satellitare: pochi stand, poche schede e anche poco digitale terrestre. Temo che al momento ci siano ancora problemi col Seca2.