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domenica, maggio 06, 2012

Bruxelles e Gent 2012

"Sapete perchè i frati trappisti cantano sempre? Bevete una delle loro birre e capirete"


Approfittando del mega ponte dal 25 Aprile, aka Prophecy's Day, al 1° Maggio mi sono recato nuovamente in uno dei paesi che più adoro: il Belgio.
Questa volta la visita si è estesa da Bruxelles a Gent, cercando di visitare le migliori birrerie della zona. Questo post è un addendum a quello di due anni fa.

Bruxelles
  • Delirium Tremens due piani di morbidezza. Un piano ricolmo di spillatrici ed uno di bottiglie (circa 250 tipi di birra diverse, non hanno la lista hanno una specie di elenco telefonico con tutte le birre belghe e da altre parti del mondo)
  • Janneke Pis, oltre al pupo che piscia, c'è anche la bambina accovacciata dietro una grata. Gira voce che da qualche parte ci sia anche un cane che piscia ma non l'ho trovato
  • Tempio della birra, dove oltre a qualche souvenirs ho trovato Il gioco di carte della birra BeerCards 



Gent

E' caruccia come città, anche se continuo a ritenere più caratteristica Bruge. Un po' più moderna, ed essendo anche città universitaria un po' più "viva".
Alcuni aspetti interessanti:
  • i canali con accanto le ricche ville con un piccolo molo per far attraccare le barche
  • le varie piazze del centro (Grote Markt, Koren Markt etc etc)
  • la fabbrica della senape, consigliatami da un collega veramente esperto
  • il "centro sociale" la Fabrique. Questo locale segnalato nella guida per viaggiatori come posto economico dove mangiare è in realtà un ex fabbrica dove vengono accolti ragazzi difficili e dove per tale motivo non viene servito alcool





Birre degne di nota tra le centinaia e centinaia
  • Tripel karmeliet
  • Guillottine
  • Satan Gold
  • Duvette
  • Pauwel Kwak, di cui ho trovato il mitico bicchiere all'aeroporto.
  • Barbar
  • Delirium Tremens

Per le dame consiglio la Kriek alla ciliegia, o la Pecheresse alla pesca, li ne vanno ghiotte.
La Jupiler e la Maes che sarebbero le birre da pizza belghe.

Stuzzichini
  • I gauffre
  • Gli spiedini di frutta immersi nel cioccolato fuso...
  • La Mitraillette (una piccola baghette piena di hamgurger e patatine fritte)
  • I muscoli fritti 
  • La carbonadde alla birra (uno stufato locale)



Piccola nota sul volo Genova -> Bruxelles (il mercoledì e il sabato) non male essendo di breve durata in questo caso Ryanair si può sopportare. Non si può sopportare il ritorno in Italia, con gli stranieri che si trovano spersi al Cristoforo Colombo e dove il volabus (6euro per 60 minuti su tratta urbana, ricordiamolo) è dotato di autista amt tanto scazzato da non poter nemmeno aiutare i turisti anziani a caricare i bagagli.

venerdì, settembre 03, 2010

North Tripping : Belgio (Bruxelles - Bruges)

Il trip estivo nel nord europa mi porta in primis nella terra adottiva di Capitan Chaos, che qui gli autoctoni chiamano Mon Capitaine.
Il Belgio è un posto strano, accanto alle autostrade troviamo canali navigabili, con le barchette che vengono trasportare su e giù da enormi ascensori alla bisogna. Le strade di periferia ricordano un po' il basso Piemonte.


Bruxelles, centro d'Europa in questo periodo è piena di turisti di tutte le nazioni.
Il bilinguismo si sente e si vede, nelle zone parte fiamminghe della nazione purtroppo si subisce. Il fiammingo mi è sembrato una sorta di tedesco parlato da uno svizzero francese ubriacatosi in Oland.
Per fortuna c'eran più persone che parlavano l'italiano che inglese nei locali.
In futuro la terza lingua sarà l'arabo, data l'enormità di immigrati nord e sudafricani.
Curiosamente le "ragazze così carine"(*) erano proprio quelle di colore.

La Grand Place o Grote Markt, è piccina, sfarzosa ma veramente bella, soprattutto di sera. Nelle vicinanze vi è un fiorir di locali e negozi, che si suddividono per lo più in birrerie e negozi di cioccolata.





Il Mannekenpis, è veramente piccino. Mi aspettavo una statua enorme di un bambino piscione nel centro della città, mentre si trova in un angolo di una piazzetta del centro, alto due mele e poco più.


L'Atomium, leggermente in periferia, è un enorme museo creato nel 1958. Da lontano i suoi 103 metri lo fanno sembrare uno degli angeli di Evangelion...





Seconda città visitata: Bruges o Bruggia o Bruchhhh in fiammingo.



Una cittadina da fiaba. Canali, viuzze, torri enormi, casette antiche e stupende chiese. Nella chiesa di Nostra Signora ho trovato un'opera di Michelangelo.


La torre civica di nella piazza principale e un negozio di orsetti.

Cibo

Il bel-gauffre ovvero il waffle belga è il dolcetto nazionale. E' leggermente meno dolce di quello americano. In compenso ci mettono sopra di tutto (vedi foto).



Gaufree Deluxe + Minchie di cioccolato.

Abbiamo poi le patatine fritte (altro piatto nazionale, c'è pure il museo), il cioccolato e soprattutto i deliziosi molluschi del mar baltico.


Montagna di muscoli con patatine e naturalmente birra Leffe

I prezzi in generale erano nella media europea, per quanto riguarda gli acquisti basta recarsi nei centri commerciali giusti e si riesce a fare del sano shopping (soprattutto per il vestiario)
.

Il Belgio è un paese veramente carino, tranquillità, cibo buono e bei posti da visitare con calma (non solo per un capodanno, per intenderci).

Ringrazio ancora il Capitano per avermi fatto da guida e soprattutto per il ristorante Amadeus, dove si mangia da Dio!


(*) Dal libro "Le figure dell'abiezione di Prophecy", 2001-2002 AAVV

martedì, gennaio 05, 2010

Non ci posso Credere....!!!

Circumnavigando svogliatamente i vari scaffali dell'omologo Ipercoooopppe (và letto in toscano), ecco in cosa mi sono imbattuto:


E fin qui nulla di straordinario se non la dicitura "Genovese" che mi fa sorridere.
Ma quello che più mi ha commosso è stato trovare nella terra del bimbo che piscia in piazza il prossimo scaffale:



Mi è venuta la lacrimuccia alla visione!

- 15

Bello fresco (alle ore 8 del mattino).

Un po' di Fotine per voi











INACAR: Opel Zafira

Ed eccoci a un nuovo appuntamento con questa piccola rubrica.
Questa volta tocca all’Opel Zafira.



In realtà sarebbero due, la prima un 1.7 CDI (l'azzurra), la seconda una più potente 1.9 CDI (la nera).
Io, ve lo dico subito, vi consiglio la seconda.
Si, mettendo in moto, sembra di essere saliti su di un trattore e che ne stiate girando la chiave.


La 1.7 è molto più soft, ma anche la resa lo è.
La più piccola ha un brutto appeal soprattutto con le partenze sportive, perché la potenza viene erogata tutta insieme di colpo agli alti regimi, e il motore sembra subito troppo piccolo e insufficiente, per scarrozzare il tutto anche non a pieno carico.
La 1.9 invece è molto più modulare e facile da gestire, più reattiva anche se la velocità massima è uguale all’altra motorizzazione.
Per tutto il resto, erano identiche.
I comandi, quali freni frizione ed acceleratore, francamente, nel passaggio da una macchina all’altra, risultano essere pesanti, ma nell’uso quotidiano non si nota.
Duro anche l’assetto, sportivo, associato a pneumatici molto larghi intolleranti alla neve.


Cambio manuale a 6 marce, 7 comodi posti disponibili.


Si perché oltre ai canonici due posti davanti, c’è un divanetto da tre posti al centro, e due poltroncine in terza fila che quando non servono si possono ripiegare con una semplice manovra nel bagagliaio rendendo il piano dello stesso regolare e molto pratico.



Ad accompagnare il tutto accessori molto utili e pratici come il cruize control, fari e tergicristalli automatici, specchietti elettrici, e quello che ho apprezzato di più in questo anno di utilizzo e che ora più mi manca su quella nuova è l’ingresso aux.




Era comodo, ci attaccavi l’iphone e giù chilometri.

P.S.: Vediamo chi indovina la nuova arrivata??