mercoledì, ottobre 31, 2012

Le immagini del giorno

Da oggi (piu' o meno frequentemente) postero' le immagini idiote che mi capitano sottocchio durante la mia durissima giornata lavorativa. Ecco quelle di oggi. 






lunedì, ottobre 29, 2012

Le sigarette elettroniche

Approfitto della mia esperienza sulle sigarette elettriniche per condividere alcune utili informazioni con voi. il post e' soggetto a modifiche ed e' puramente un test di quello che riesco a fare con mail-to-blogger...

Cominciamo con il mio ultimo acquisto fatto su http://www.jigen.it

sabato, ottobre 27, 2012

Dal vostro corrispondente…

Kim Jong Un a cavallo di un'aragosta

O meglio ancora, dalla vostra corrispondenza, i link più saggi degli ultimi sette giorni.

  • Non ce ne eravamo accorti, ma ad Aprile dell’anno scorso il LUGGe ha chiuso. Come importante associazione a cui mi sono rifiutato di partecipare, mi tolgo il cappello per un istante in segno di rispetto. Poi me lo rimetto, e per dispetto propongo la creazione di un’associazione equivalente.
  • La fiera di Lucca si avvicina, e R’Lieh manda come inviati speciali l’Ing. (ha tirato pacco preventivo 3 anni fa, vedere commenti!) e il Proppo, dai quali ci aspettiamo una copertura giornaliera di giocattoli e cosplay più importanti.
  • Il Venza che vaga l’Europa in cerca di contratti dallo stipendio in oro massiccio annusa l’aria dell’accademia, e ci porta un sito di gif animate applicate alla ricerca. Applicate non per studio ma per vaccate, ovviamente.
  • Lo sviluppo di Minecraft va avanti come un orologio svizzero, e l’update per Halloween ci porta i vasi per i fiori. Più, vabbeh, mille altre cose più interessanti.
  • Matematici freddolosi passano il tempo davanti al pc indossando giubbini anni ‘90, e finiscono con lo scoprire problemini di sicurezza relativi al DKIM, un metodo per verificare il mittente di un’email. Se volete mettervi in pari con i vari sistemi di sicurezza relativi all’ormai antica email, ecco lo stato dell’arte nel 2012.

E l’immagine in cima al post, chiederete voi, da dove arriva? Non perdetevi Le Avventure di Kim Jong Un, in tre comodi episodi.

giovedì, ottobre 25, 2012

Marketing intelligente

Durex



Bugs



Elio e le cose stese (si ringrazia Prophecy)


sabato, ottobre 20, 2012

Turisti

20120708 Copenhagen (8802)

Un giro in battello molto speciale.

venerdì, ottobre 05, 2012

In Segreto

Ci sono siti che non vanno scoperti e/o letti durante le ora lavorative perchè rischiano di distrarti per il resto della giornata.
Mi capitò con Spinoza, poi con Discount or Die ed ora con... Insegreto

Magari molti sono falsi, ma per alcuni capisci che non esiste veramente un limite all'abiezione umana...

Donna - 15 anni
A casa fumo grissini siccome non posso fumare sigarette. Dite che fa bene?

uomo, 27 anni
gioco a rugby solo per poter bere birra al terzo tempo. Il Rugby mi fa schifo!

uomo 24 anni
da bambino quando mi lasciavano solo in macchina fingevo di essere un mongolo per non essere rapito da malintenzionati. mi veniva anche bene !

uomo 25 anni
Da piccolo credevo che le caccole del naso fossero piccoli esseri viventi.E ci parlavo.
Ed ho citato quelli più casti!
C'è anche la pagina di Twitter, ma non sono completi. E voi che segreto avete da confessare?

mercoledì, ottobre 03, 2012

Scam del 2012

Una mia amica mi ha girato questa foto presa dal suo portatile. Un trojan le aveva infettato il pc e continuava a compararile questo simpatico messaggio. Notare in basso a destra il link dove pagare la sanzione.


martedì, ottobre 02, 2012

L’anniversario di Uplink

Ieri era l’anniversario del rilascio di Uplink, che compie 11 anni ed è più vivo che mai con port per iOS e Android. Per PC e Mac è disponibile su Steam per la non-tanto-modica cifra di 10€ e su Gog.com a 6€, una cifra più ragionevole.

Uplink su iPad

Il gioco consiste nell’impersonare un hacker “cattivo” e presenta un’ambiente simulato, che vorrebbe essere un’Internet del futuro, dal punto di vista della fine anni ‘90. Leggo ora su wikipedia che c’è anche una trama, forse quando avevo iniziato a giocarci non sapevo ancora tanto bene l’inglese e l’avevo ignorata. Di sicuro non è fondamentale.

Nel gioco c’è un simil-forum nel quale vengono postate missioni di vario genere. Missioni di difficoltà più elevata del nostro livello sono disponibili e possono essere accettate, ma sono molto pericolose. Il game-over è irrevesibile e si perde tutto il progresso fatto.

Tipiche missioni:

  • trasferire soldi da un conto in banca
  • modificare i dettagli anagrafici di qualcuno
  • recuperare dati segreti

Tramite un sistema, simulato, di email si possono accettare e completare le missioni.
Scopo del gioco: fare carriera e salire di livello e di esperienza. Con i soldi accumulati è possibile comprare nuovo hardware e software più potente per affrontare missioni di livello superiore.

Ogni attacco inizia con una fase inziale in cui si stabilisce la connessione con il sistema bersaglio. Per rallentare la traccia di controattacco bisogna far rimbalzare la connessione su più server possibili, in particolare server di cui si è già in possesso dei dati di login, che offrono più resistenza al tracciamento. In maniera un po’ curiosa, un po’ divertente e tanto naïf, gli indirizzi dei server hanno si 4 parti come gli indirizzi IP, ma ciascuna parte va da 0 a 999.

Una volta connessi, a seconda del tipo di protezione, è necessario usare diversi tool di attacco, ciascuno con varie versioni più o meno costose. La potenza del proprio computer, da cui l’attacco parte, è fondamentale per certi titpi di attacco, in cui si deve decodificare o fare bruteforce. Dal momento in cui l’attacco parte, il sistema remoto può iniziare a tracciare l’intruso e questo determina una corsa contro il tempo per catturare il sistema prima di essere identificati.

Questo schema è stato ripreso parecchie volte in altri giochi, il più recente che mi viene in mente è Deus Ex: Human Revolution, dove ogni volta che si vuole bypassare un codice o una password, si apre un sottogioco, con la rete, i nodi da catturare e la corsa contro il tempo.

Una volta dentro, oltre a fare le operazioni necessarie a completare la missione, è altamente consigliato ripulire i log di sistema, in modo da non lasciare tracce della propria intrusione. Altrimenti, se si viene scoperti, può accadere semplicemente che venga cambiata la password, o peggio che si venga multati o arrestati, cosa che provoca il game-over.

Onestamente non l’ho mai finito. Si arriva ad un certo punto di difficoltà in cui lo schema di gioco inizia ad essere ripetitivo e uno inizia a porsi la fatale domanda “forse ho di meglio da fare?”.
Però è un classicissimo e i testi sono abbastanza ben scritti da essere coinvolgenti. Se vi piace il genere cyberpunk (Gibson, Neuromancer, ecc) è un must, altrimenti è un ottimo casual game, dato che le missioni facili impegnano solo pochi minuti.

Consulenza informatica all'italiana e il perchè è meglio muoversi

Seconda parte del post dedicato al cambiare lavoro, con un leggero focus sul mondo della consulenza informatica in Italia.

DISCLAIMER: come mi è stato fatto notare il post potrebbe essere lungo, dispersivo, pieno di cose apposta studiate per stuzzicare risposte piccate e quindi da skippare 
 

La consulenza

Per due anni come dicevo ho lavorato nella cosiddetta presso una azienda di "consulenza informatica" per una  grossa azienda straniera, da qui in poi definita come Umbrella.
Sui metodi di imporsi sul mercato della Umbrella poco c'è da dire, non si discostano dai metodi di tante altre multinazionali.


Arriva un giorno in cui la Umbrella non vuole più assumere direttamente dipendenti ma pensa quindi di rivolgersi ad aziende specializzate.

Il mercenario

Chi chiama un consulente in genere, richiedo un servizio, tale servizio dovrebbe essere quanto meno o temporaneo oppure circoscritto ad un certo progetto/ attività.
Quindi la società di consulenza dovrebbe fornire al cliente un professionista già pronto ad operare sul campo.
Metaforicamente il consulente potrebbe essere un mercenario, chiamato in guerra per fornire la sua completa esperienza militare.

Qua invece, troviamo per lo più delle reclute che vengono mandate subito in trincea, conoscendo solo un po' di manualistica sulle armi, ma senza conoscere ne il nemico ne soprattutto il campo di battaglia e tale cosa è nota sia al cliente sia al subcontractor!.
Dico questo perchè solo dopo pochi mesi che inizi a lavorare come consulente, ti accorgi di quanto sarebbe stato utile un mese, o al massimo un paio, di formazione intensiva presso la sede della tua azienda su quello che saresti andato a fare, con chi lo avresti fatto, con quali strumenti e soprattutto e quali sarebbero stati i target del cliente finale.
Per fare un esempio mi sono trovato tre settimane ad aspettare un pc (non potete capire cosa voglia dire rompersi il cazzo in ufficio per tre settimane, finchè non lo provate). Ad altri è andata pure peggio, per problemi burocratici con la Umbrella, alcuni colleghi hanno dovuto attendere 5-6 mesi prima di diventare operativi.

Trascorsi mesi e addirittura anni poi il consulente diventa da junior a senior e cosa succede a quel punto? Succede che non è praticamente possibile cambiare cliente o addirittura  team, questo perchè da un lato la tua azienda difficilmente ti può riposizionare e dall'altro la Umbrella si incazzerebbe un poco se dovesse scoprite che vai a lavorare per la concorrenza.

La crisi

Conoscendo un po' le cifre che girano dietro alle consulenze esterne, il giorno in cui si inizia a parlare di crisi la Umbrella fa due conti: "Quanto mi costano 4-500 tra R&D, test e supporto, ad una media di 90000 euro a testa per il totale? Più di 30 milioni di euro l'anno? Mmm già che non producono oro, forse è meglio se ne mando a casa qualcuno. Del resto ho i miei fidi interni che si impegneranno di più!".

Da questa piccola analisi, ti guardi un po' intorno e vedi che per certi aspetti il mondo ti offre ancora delle opportunità.

Muoversi

La mentalità ligure e in particolare quella genovese propone un clichè secondo il quale il genovese medio ama tanto la sua terra che, appena ha una casetta e/o un compagno/a, difficilmente si sposta da essa.
La mia decisione insieme a quella di alcuni ex colleghi mi ha dimostrato quanto fosse fondata questa diceria.
Il problema è che quelli che rimangono non sono quelli che combattono lo status quo. Anzi in genere sono quelli che più mugugnano sulla loro vita e su quella degli altri. E personalmente ritengo che questo atteggiamento sia quello che alla fine uccide tutto: spirito, inventiva, passione e qualsiasi possibilità di miglioramento interiore.

Zen e illuminazione interiore

Per ottenere dei risultati ci vuole impegno, più skill hai più sei avvantaggiato, ma non è sempre vero che se hai skill tecniche, ne hai anche sociali.
Magari vai a lavorare all'estero e ti trovi malissimo coi colleghi o nel posto dove vivi e rimpiangi dopo breve tempo la tua scelta. Ma a quel punto è troppo tardi.
Se ti sei spostato solo per lo stipendio, per me hai perso in partenza.

La scelta migliore deve essere ben ponderata, come ho già detto nel post precedente devi sapere valutare bene ogni aspetto e ogni conseguenza delle tue azioni.
Ci sono tre fattori che ognuno di noi può coltivare: spirito di sacrificio, saper rischiare e affidarsi al sesto senso. Il primo lo tempri con la forza di volontà e col rispetto verso gli altri ma soprattutto verso te stesso. Il secondo serve perchè non puoi sempre aspettare che ti vada tutto bene nella vita (e soprattutto nel lavoro).
E per quanto riguarda il terzo, a volte è meglio affidarsi al sesto senso piuttosto che a ragionamenti infiniti.

La botta di culo ci può stare, ma temo che la gente troppo fortunata, quando si trova nelle canne non sappia che pesci pigliare.

Gente algida, asociale , psicotica, pazza, geniale e sregolata

Personalmente ho avuto modo negli ultimi due anni, di lavorare in un team che mi ha fornito un grandissimo bagaglio culturale, ma soprattutto un grande accrescimento dal punto di vista umano. Ho trovato molti colleghi capaci, alcuni scansafatiche, ed altri veramente dannosi.


Ancora una volta, non posso prevedere come sarà il futuro. avremo ancora parecchia crisi, ma questo non vuol dire che non ci siano spazi per tutti, ricordatevi che non è il cucchiaio a piegarsi.
Ma se state male in un posto, fate qualcosa per cambiare, non abbiate paura e crediate in voi stessi.

E ricordo ancora gente che mi diceva "ehh, e come farai senza focaccia?" ...