Come da tempo pronosticavamno, la vetusta Rete italiana non ce la fa più.
Dicevano che era colpa del P2P, che ora è in calo in favore del rinato file sharing su http. Oggi spunta
il problema smartphone (allarme Smartphone titolava Studio Aperto!)
Ma il problema vero dove sta? Nei ponti radio delle reti 3g / umts /gprs oppure nelle ridicole adsl a cui queste antenne vengono collegate?
Brownhat, Da'Dsar scelgo voi! Diteci la verità!Mentre gli altri paesi del mondo vanno avanti, noi mangiaspaghetti non riusciamo neanche a mettere online
due certificati per la sanità.E' di chi sarà la la colpa? Della software house vincitrice dell'appalto? Del governo? Dei medici?
In prima persona ho
subito, lavorativamente parlando, lo stato dell'IT della sanità pubblica e privata.
Lancio solo uno strale :
Che Dio strafulmini i commerciali compiacenti e gli sviluppatori mercenari che vengono incontro al cliente e gli realizzano applicazioni e siti web che devono girare su Windows98 o su Internet Explorer 5.5.
E vi chiederete: "Ma come? Perchè usano qualcosa che anche Microsoft ritiene insicuro?"
Semplicemente per il fatto che nelle fantastiche intranet ospedaliere girano ancora applicativi e/o gestionali che al massimo supportano IE6 e se chiedono ai loro ced di aggiornare il browser, vengono allegramente fanculizzati.
E quindi? Cosa proporre? L'unica cosa sensata: un'alternativa (Firefox, Safari, Chrome, Opera etc etc).
Così la loro merda (
ovvero i vostri dati, le vostre cartelle cliniche) girano ancora sul vecchio browser, ma per il resto possono usare qualcosa di più sicuro e decente.
Alla fine della fiera:
- i clienti rimangono piacevolmente sorpresi del nuovo browser e lo usano anche per navigare
- voi non vi sbattete a dover debuggare javascript o css su IE5/6
- il vostro prodotto è in produzione in tempo
- i loro sistemisti non fanno troppe storie
- [all'uso in alcuni casi si possono usare versioni portable del browsere, sempre che i loro pc abbiano già una porta USB]
Poi vabbeh, c'è Il polpo che rischia la bollitura a fine mondiali.