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sabato, dicembre 15, 2012

Coinquilino di Merda

Lo so, sono una persona brutta vi elargisco sempre "droghe" del web. Ma è giusto così. E così la volta di InSegreto, arriva CDM ovvero Coinquilino di Merda.
Questo blog pubblica contributi testuali e multimediali a testimoniare la difficoltà della convivenza tra coinquilini.
Non ho mai avuto la "fortuna" di dover dividere una casa con qualcuno, ma tutti i miei amici mi hanno raccontato in passato episodi di questo genere.




«Avevo una cdm paranoica che era convinta che la sottoscritta, per farla ingrassare, le mettesse lo zucchero nel cibo quando si distraeva. E convinta di questo lo diceva anche alle altre coinquiline, consigliando di stare attente ai loro cibi quando io ero nei paraggi».

Il coinquilino di merda ruba un carrello della spesa e lo usa come stendipanni.



«Sì certo, i soldi della bolletta sono in camera mia…Sul divano…Credo».



«Una notte il mio cdm dottorando in chimica si trovava in camera sua, in compagnia di quello scaldabagno sudaticcio della sua ragazza. I due si davano a vere e proprie acrobazie circensi tra le lenzuola, con conseguente rumore di letto contro i muri e urla disumane di lei.
Alle 2 di notte mi sveglio incazzato, perché alle 7 sarei dovuto uscire. Pronto a entrare in camera loro e dare di matto, esco dalla mia stanza. Nel corridoio, vicino la loro porta, becco l’altro coinquilino con la mano nei pantaloni che mi guarda imbarazzatissimo.
Lentamente e senza proferire alcuna parola, torno nella mia stanza in questo modo:
http://youtu.be/gJgNEAZSlF0


Per la cronaca questa è il blog originale americano: myroommateisadick

Update: come ci ha segnala Giuseppe:
Il coinquilino di merda è un prodotto originale e ha un taglio completamente diverso dal sito di sopra, anche se alcune fotografie che ho pubblicato provengono da lì.

sabato, novembre 03, 2012

Crowd funding

Sarà la crisi economica mondiale, sarà che siamo tutti più misci e che quindi la gente ha timore ad investire anche un singolo euro, che un po' come funghi nascono siti per la raccolta di fondi atti a realizzare un qualche tipo di progetto.
Kickstarter è sicuramente uno dei più famosi siti di crowd funding oggi, ma non è stato il primo: come spiega Wikipedia.  L'articolo sul Sole24Ore invece ci racconta il successo del porting italiano: Kapipal

in poi parecchie idee sono state realizzate grazie alla sovvenzione di privati, in particolare parecchi progetti software ed hardware, o appliance o vattelapescaware.

Gli aspetti di queste nuove forme di marketing sono da analizzare a fondo per alcuni semplici motivi:
  1. chiedi il capitale a terzi senza dover investire del tuo
  2. sondi il mercato, perchè in base al feedback di chi ti sovvenziona puoi avere una stima di come potrà andare a finire il progetto.
  3. si crea anche una cerchia di fan del progetto, che da semplici clienti diventano contributori (come quelli che raccolgono i fondi per le campagne politiche).
Ed è stato con estremo piacere aver scoperto che un impavido team ligure si è buttato in una nuova impresa: Fantasy Kommander - Eukarion Wars utilizzando come piattaforma alternativa a Kickstarter, IndieGogo

Un grosso in bocca al lupo a tutto il team Foofa!

venerdì, ottobre 05, 2012

In Segreto

Ci sono siti che non vanno scoperti e/o letti durante le ora lavorative perchè rischiano di distrarti per il resto della giornata.
Mi capitò con Spinoza, poi con Discount or Die ed ora con... Insegreto

Magari molti sono falsi, ma per alcuni capisci che non esiste veramente un limite all'abiezione umana...

Donna - 15 anni
A casa fumo grissini siccome non posso fumare sigarette. Dite che fa bene?

uomo, 27 anni
gioco a rugby solo per poter bere birra al terzo tempo. Il Rugby mi fa schifo!

uomo 24 anni
da bambino quando mi lasciavano solo in macchina fingevo di essere un mongolo per non essere rapito da malintenzionati. mi veniva anche bene !

uomo 25 anni
Da piccolo credevo che le caccole del naso fossero piccoli esseri viventi.E ci parlavo.
Ed ho citato quelli più casti!
C'è anche la pagina di Twitter, ma non sono completi. E voi che segreto avete da confessare?

martedì, ottobre 02, 2012

Consulenza informatica all'italiana e il perchè è meglio muoversi

Seconda parte del post dedicato al cambiare lavoro, con un leggero focus sul mondo della consulenza informatica in Italia.

DISCLAIMER: come mi è stato fatto notare il post potrebbe essere lungo, dispersivo, pieno di cose apposta studiate per stuzzicare risposte piccate e quindi da skippare 
 

La consulenza

Per due anni come dicevo ho lavorato nella cosiddetta presso una azienda di "consulenza informatica" per una  grossa azienda straniera, da qui in poi definita come Umbrella.
Sui metodi di imporsi sul mercato della Umbrella poco c'è da dire, non si discostano dai metodi di tante altre multinazionali.


Arriva un giorno in cui la Umbrella non vuole più assumere direttamente dipendenti ma pensa quindi di rivolgersi ad aziende specializzate.

Il mercenario

Chi chiama un consulente in genere, richiedo un servizio, tale servizio dovrebbe essere quanto meno o temporaneo oppure circoscritto ad un certo progetto/ attività.
Quindi la società di consulenza dovrebbe fornire al cliente un professionista già pronto ad operare sul campo.
Metaforicamente il consulente potrebbe essere un mercenario, chiamato in guerra per fornire la sua completa esperienza militare.

Qua invece, troviamo per lo più delle reclute che vengono mandate subito in trincea, conoscendo solo un po' di manualistica sulle armi, ma senza conoscere ne il nemico ne soprattutto il campo di battaglia e tale cosa è nota sia al cliente sia al subcontractor!.
Dico questo perchè solo dopo pochi mesi che inizi a lavorare come consulente, ti accorgi di quanto sarebbe stato utile un mese, o al massimo un paio, di formazione intensiva presso la sede della tua azienda su quello che saresti andato a fare, con chi lo avresti fatto, con quali strumenti e soprattutto e quali sarebbero stati i target del cliente finale.
Per fare un esempio mi sono trovato tre settimane ad aspettare un pc (non potete capire cosa voglia dire rompersi il cazzo in ufficio per tre settimane, finchè non lo provate). Ad altri è andata pure peggio, per problemi burocratici con la Umbrella, alcuni colleghi hanno dovuto attendere 5-6 mesi prima di diventare operativi.

Trascorsi mesi e addirittura anni poi il consulente diventa da junior a senior e cosa succede a quel punto? Succede che non è praticamente possibile cambiare cliente o addirittura  team, questo perchè da un lato la tua azienda difficilmente ti può riposizionare e dall'altro la Umbrella si incazzerebbe un poco se dovesse scoprite che vai a lavorare per la concorrenza.

La crisi

Conoscendo un po' le cifre che girano dietro alle consulenze esterne, il giorno in cui si inizia a parlare di crisi la Umbrella fa due conti: "Quanto mi costano 4-500 tra R&D, test e supporto, ad una media di 90000 euro a testa per il totale? Più di 30 milioni di euro l'anno? Mmm già che non producono oro, forse è meglio se ne mando a casa qualcuno. Del resto ho i miei fidi interni che si impegneranno di più!".

Da questa piccola analisi, ti guardi un po' intorno e vedi che per certi aspetti il mondo ti offre ancora delle opportunità.

Muoversi

La mentalità ligure e in particolare quella genovese propone un clichè secondo il quale il genovese medio ama tanto la sua terra che, appena ha una casetta e/o un compagno/a, difficilmente si sposta da essa.
La mia decisione insieme a quella di alcuni ex colleghi mi ha dimostrato quanto fosse fondata questa diceria.
Il problema è che quelli che rimangono non sono quelli che combattono lo status quo. Anzi in genere sono quelli che più mugugnano sulla loro vita e su quella degli altri. E personalmente ritengo che questo atteggiamento sia quello che alla fine uccide tutto: spirito, inventiva, passione e qualsiasi possibilità di miglioramento interiore.

Zen e illuminazione interiore

Per ottenere dei risultati ci vuole impegno, più skill hai più sei avvantaggiato, ma non è sempre vero che se hai skill tecniche, ne hai anche sociali.
Magari vai a lavorare all'estero e ti trovi malissimo coi colleghi o nel posto dove vivi e rimpiangi dopo breve tempo la tua scelta. Ma a quel punto è troppo tardi.
Se ti sei spostato solo per lo stipendio, per me hai perso in partenza.

La scelta migliore deve essere ben ponderata, come ho già detto nel post precedente devi sapere valutare bene ogni aspetto e ogni conseguenza delle tue azioni.
Ci sono tre fattori che ognuno di noi può coltivare: spirito di sacrificio, saper rischiare e affidarsi al sesto senso. Il primo lo tempri con la forza di volontà e col rispetto verso gli altri ma soprattutto verso te stesso. Il secondo serve perchè non puoi sempre aspettare che ti vada tutto bene nella vita (e soprattutto nel lavoro).
E per quanto riguarda il terzo, a volte è meglio affidarsi al sesto senso piuttosto che a ragionamenti infiniti.

La botta di culo ci può stare, ma temo che la gente troppo fortunata, quando si trova nelle canne non sappia che pesci pigliare.

Gente algida, asociale , psicotica, pazza, geniale e sregolata

Personalmente ho avuto modo negli ultimi due anni, di lavorare in un team che mi ha fornito un grandissimo bagaglio culturale, ma soprattutto un grande accrescimento dal punto di vista umano. Ho trovato molti colleghi capaci, alcuni scansafatiche, ed altri veramente dannosi.


Ancora una volta, non posso prevedere come sarà il futuro. avremo ancora parecchia crisi, ma questo non vuol dire che non ci siano spazi per tutti, ricordatevi che non è il cucchiaio a piegarsi.
Ma se state male in un posto, fate qualcosa per cambiare, non abbiate paura e crediate in voi stessi.

E ricordo ancora gente che mi diceva "ehh, e come farai senza focaccia?" ...

lunedì, luglio 09, 2012

Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi...

Non è il titolo di un film horror, è invece uno dei set di foto di Mario Giacomelli artista del '900 che ci ha lasciato alcuni scatti tra i più intensi dello scorso secolo (e per cui ora vi ciucciate la mia recensione della mostra del Palazzo Ducale).

Di Giacomelli ai tempi dei corsi di fotografia ricordo particolarmente il gruppo di foto "i pretini" o meglio "non ho mani che accarezzino il mio viso".





i pretini
 Questo forte contrasto tra fondo bianco e l'immagine di questo gruppo clericale che gioca a giro giro tondo durante il periodo di seminario mi era rimasta stampata nella mente. Un'immagine inusuale quella di preti sorridenti mentre giocano a giro-giro-tondo oppure mentre si lanciano palle di neve.

Nella mostra ci sono altri scatti della serie, in alcuni racconta Giacomelli si era nascosto sul tetto per lasciare che i preti fossero completamente a loro agio.

Tornando al titolo del post, Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi,  nella mostratroviamo una serie di scatti presi in un ospizio di Senigallia, qui troviamo immagini forti la malattia, la solitudine, la vecchiaia e la morte.


In Scanno vi sono alcuni scatti presi nel paesino bucolico delle marche: la gente umile che lavora nei campi, i bambini, le vecchie, etc etc Questa serie valse a Giacomelli la presenza al Moma.

Omaggio a Spoon River

Interessanti anche le foto prese sorvolando il territorio con l'aereo di un suo amico e Omaggio a Spoon River.

Mostra consigliatissima!

venerdì, maggio 25, 2012

Effetto anni '80... (trova le differenze...)

L'incorreggibile Lupin Lupin III (terza sigla italiana)




Oliver & Benji (Spanish opening)




E per finire una chicca linkata dal Prophecy (Giallo rosso ed arancioneeee)

 

mercoledì, maggio 16, 2012

Quando prenotare un treno…

…richiede più tempo del viaggio. Benvenuti sul sito di Trenitalia.

Oggi ho pensato di comportarmi da viaggiatore previdente e comprare un biglietto online, con questa nuova tecnologia chiamata internet. L’ho fatto più volte, quindi non mi spaventa più, ma nulla poteva prepararmi a questa mattinata di passione.

Arrivato sulla home di Trenitalia vengo accolto da una piacevole sorpresa: dopo anni di faticoso indovinare i nomi delle stazioni più complesse, hanno finalmente aggiunto un nuovo autocompletamento, e funziona! In pochi secondi ho trovato il treno che mi serve, e sono pronto a trasformare i miei soldi nei loro soldi.

Accedi all’area Riservata!

Contento e rilassato, inserisco i miei dati per il login e procedo. Oh, la pagina è leggermente diversa, sfora un po’ di lato a questa risoluzione, ma simpatica. Tutti i dati sono già pronti: seleziono carta di credito, e clicco per proseguire. Con voce metallica, il sito mi fa notare:

— Ti sei dimenticato di inserire l’email.

Davvero? Strano, mi sembrava di aver guardato con attenzione (scroll, scroll) no, mi sembra ci sia tutto, prosegui.

— Ti sei dimenticato di inserire l’email.

Eh, ho capito, ma i dati che servono ci sono tutti, dove devo inserirla l’email? Mi guardo in giro un istante e mi accorgo che non c’è una casella per inserire l’email, da nessuna parte. Forse vogliono l’email alternativa? Oppure il messaggio è sbagliato ed intendevano il numero di telefono? In dubbio, riempio tutti i campi nella pagina, tutti.

— Ti sei dimenticato di inserire l’email, stupido.

Calmo, calmo. Chiaramente qualcosa non va, magari non sono loggato, o si sono persi qualche pezzo del profilo. Come capisco però se sono loggato, che neanche quello è scritto da nessuna parte? Boh, seguiamo l’area clienti, ci sarà un profilo. Ecco, l’ho trovato:

— Ciao Antonio.

Scusa?

— Ciao Antonio!

Senti Trenitalia, io non mi chiamo Antonio, ed il cognome e quell’email non sono i miei, non è che mi hai loggato a caso come un altro utente? L’elenco degli acquisti precedenti è chiaramente il mio, ma quei dettagli no. E non posso neanche modificarli? Avete aggiornato il database e mescolato gli account della gente così per divertimento, giocando a shangai con i record delle tabelle? Beh, se questo è il caso, vi faccio un piacere, e cancello l’account. Spero non crei problemi ad Antonio, ma meglio niente dati che dati mescolati. Click.

— Il tuo account è stato cancellato.

Registrati ora!

Dieci minuti di prenotazione per un viaggio di quasi trenta non è un buon tempo, ma ormai ho trovato il problema. Ora posso creare un nuovo account e prenotare senza problemi. Senza. Problemi. Sapete già come va a finire.

L’autocompletamento fila liscio prima, e mi accingo a registrare un nuovo account. Nome, cognome, email, ma niente autorizzazione per spedirmi pubblicità, mi spiace. Pling-plop! L’email rapida mi conferma la creazione dell’account, e mi mandano persino una simpatica password. Grazie, mi loggo senza indugio!

— Nome Utente o Password non corretti.

Trenamici miei, me l’avete appena mandata questa password, cosa devo fare? L’email l’ho letta, e non devo confermare l’iscrizione da nessuna parte, ora vi lascio qualche minuto per distribuire i dati nel vostro complessissimo datacenter, e poi mi lasciate loggare, ok?

— Nome Utente o Password non corretti, pietoso umano.

Impreco. Ok, mi avete mandato la password sbagliata quindi. Per fortuna c’è un link nell’email che mi permette di cambiarla direttamente. Vado, modifico la password —solo lettere e numeri!— e già che c’è mi fa accedere. Ah! Ti ho aggirato maledetto form del login! Saltello gaudioso verso la prenotazione dei treni, ma nel passaggio fra due pagine mi slogga e si dimentica di me. Nubi si addensano sopra la sede centrale di Trenitalia, ed una risata malefica risuona nella valle.

Orgoglioso della mia nuova password però, sono pronto ad un nuovo confronto con il form del login. Nulla può fermarmi.

— Nome Utente o Password non corretti, e brutte cose a proposito di tua madre.

Impreco in tre lingue di fila, per buona misura. Senti, hai vinto, sono un misero essere umano, voglio solo prendere un regionale di mezz’ora, sono pronto a pagarti il biglietto che aumenta di 30 centesimi ogni volta che aggiorno la pagina, e… guarda, ho dimenticato la password. Mandamene una nuova va, per favore. Ti imploro.

La preghiera funziona, e l’email arriva con la rapidità di un piccione che schiva un calcio all’ultimo secondo. Ma non mi mandano una nuova password, mi spediscono la mia con tutte le lettere maiuscole. Case insensitive ed in chiaro? C’è un branco di programmatori incapaci dietro questo sistema, o vi hanno costretto con requisiti idioti?

Riprovo, a questo punto convito che la password sia necessariamente nel loro sistema. Non posso fallire.

— Nome Utente o Password non corretti, brutto pez…

Chiudo la finestra per evitare di leggere ulteriori messaggi, e riparto da zero. Il mio occhio era caduto in precedenza su una casellina che prometteva l’acquisto del biglietto senza avere un account sul sito, ma da buon utente registrato l’avevo ignorata. Di certo sarà la mia salvezza.

L’acquisto senza registrazione

L’autocompletamento ormai è vaselina, prima che il medico alternativo spinga su un pomo d’ottone zigrinato dal diametro di 8 cm. Seleziono il treno e mi lancio velocemente sulla casellina, prima che cambi idea.

Solo che è disabilitata. Grigia. Incliccabile, inaccessibile e protetta, mai che qualcuno la marcasse rovinandone la purezza. Riaprire il browser mi ha dato una nuova sessione e tabula rasa per quanto riguarda i cookie, quindi sono certo che nulla sia rimasto dell’odio precedente. Ma la casella resta grigia.

A questo punto il mio rispetto per chi ha prodotto questo sito è sul fondo dell’oceano che saluta James Cameron dal finestrino. Reagisco perciò come di fronte a qualsiasi sito evidentemente scritto da degli idioti: guardo il sorgente.

<input disabled="disabled" name="" value="" id="guestUser" onclick="markUserAsGuest();" type="checkbox"></span>

Ebbravi, disabilitata di default? E senza name? Apposta, o speravate di attivarla con un pezzo di javascript che avete scritto di merda e quindi non funziona? Metto mano al DOM Inspector, e riabilito la casellina. Tié, l’ho checkata comunque.

— Inserire una valida userId o selezionare ''Voglio proseguire nell'acquisto senza registrazione''

Meteore di imprecazioni violente e dirette verso la ditta di rugapegulli e sciancabarbole che ha rubato soldi a Trenitalia per produrre questa ciofeca. Oppure —un istante di dubbio— forse il mio innervosirmi è malriposto e stanno controllando qualche dato che ho inserito sbagliato o incompleto, e giustamente disabilitano la casella e mi fermano prima di prenotare il treno sbagliato?

Riapro il sorgente. No, sono solo degli idioti. Sotto il codice della casellina, questo:

<input id="notaRegisteredUser" name="notaRegisteredUser" value="false" type="hidden">

un insensato campo hidden che duplica la funzionalità della checkbox che dovrei cliccare. Ma che non dovrei cliccare comunque, visto che la disabilitano ed ignorano bastardamente.  E dev’essere di certo per punizione che non aggiornano il valore di questo campo via javascript, quando clicco la checkbox-che-non-doveva-essere.

Ormai oltre 30 minuti nell’impresa, la via è chiara: con mani ormai sporche di sangue, via DOM Inspector, riabilito la casellina, metto true nel valore del campo nascosto,  e clicco su Prosegui. E sono nel vuoto.

— Pagamento

Ma solo per qualche secondo, mentre carica. La nuova pagina ha un tono quasi sommesso, la coda tra le gambe, e trasuda sconfitta. Ma ce l’ho fatta, posso finalmente darvi dei soldi ed avere il mio biglietto. Ho solo dovuto modificare il sorgente delle vostre pagine per poter selezionare un’opzione che mi permetta di aggirare il fatto che il vostro database sia esploso e a) mescoli utenze esistenti e b) non riesca a registrare nuovi utenti correttamente. E magari è persino reato, sopravvivere nella foresta dei sistemi sviluppati da incapaci.

Epilogo

Spero che i soldi del mio biglietto, tutti i 3.30€, vadano al macchinista dell’ultimo treno della giornata, quello che arriva a casa tardi a notte fonda, stanco, ma zero verso gestione del sito.

Notare anche che Trenitalia (merda), ha almeno tre siti più o meno sovrapposti, che rimandano a caso da uno all’altro, e sebbene condividano gli stessi problemi (ho provato a loggarmi ovunque) sono tutti leggermente diversi: trenitalia.it e .com, lefrecce.it e fsitaliane.it.ferrovie-dell-incertezza

Perché? Così potete pagare ancora di più gli incapaci? E soprattutto, Trenitalia MERDA l’ho già scritto?

martedì, aprile 17, 2012

Perle di usabilità: la webmail di Fastweb (ad aprile 2012)

Più per caso che per volontà esplicita ho dovuto aprire la webmail di fastweb, che non usavo mai per cercare un messaggio.
Mi sono trovato di fronte ad una situazione particolarmente fastidiosa.

Prima pagina dopo il login, mi trovo questa interfaccia che mi segnala la presenza di alcuni messaggi in posta in arrivo e me ne visualizza due in due righe striminzite al centro della pagina.
Che io clicchi sulla bustina o a sinistra (evidenziati in rosso), il risultato è lo stesso.


Ok, dove sono i miei messaggi? E soprattutto come torno indietro? Ah, devo cliccare sulla mia mail in altro a sinistra!



A sto punto provo un po' per curiosità a cliccare sui +/- evidenziato in azzurro: come per magia i messaggi compaiono nella lista!

Bene, mi rimane da testare il pulsate FASTAggegator. Lo premo e senza chiedermi altro, ecco questo simpatico messaggio... Chissà cosa ho attivato...


Piccola nota per Fastweb: già che usate ExtJS/Sencha, cosa vi costava inserire due tooltip sfigati?

venerdì, aprile 06, 2012

Lega ladrona

E' dagli anni '90 che non sopporto la Lega Nord (ancor prima del ribaltone). Le notizie di questi giorni mi hanno dato una grandissima gioia. Via quindi al pubblico ludibrio:


lunedì, marzo 26, 2012

No, non è un defacement!


Fonte

"Potrebbe sembrare una barzelletta, invece è la realtà. Il dominio mediaset.com non è stato rinnovato in tempo. Per questo, è stato registrato da una società che lo ha messo all'asta. L'acquirente è un certo Sig. Didier Madiba, residente nel Delaware"


La mia più grande stima per il signor Madiba!

venerdì, novembre 11, 2011

Hotel Raphael (1993-2011)

Ieri e oggi




Come sottolineava Aldo Cazzullo a Marzo di quest'anno

L'unica differenza è che gli spiccioli del '93 avevano un valore poco più che simbolico, come i biglietti da mille offerti a Craxi per sfregio. Oggi le monete sono pesanti, in ogni senso, e un euro non si butta via a cuor leggero. Siamo tutti un po' più vecchi e un po' più poveri; e neppure questo è un buon segno.


Tutto scorre tutto ritorna, ricordo ancora il 2004 e i suoi Tramonti... sembra ieri!

Bidoni per il compost

Quando avrò un giradinetto tutto mio pensavo di comprare dei bidoni per il giardinaggio

Sono indeciso tra:

Mariastella



Ignazio



 oppure
Angelino

mercoledì, settembre 21, 2011

The Joel Test


Dodici domande per scoprire se lavoriate bene. Le risposte dovrebbero essere si/no
  1. Do you use source control?
  2. Can you make a build in one step?
  3. Do you make daily builds?
  4. Do you have a bug database?
  5. Do you fix bugs before writing new code?
  6. Do you have an up-to-date schedule?
  7. Do you have a spec?
  8. Do programmers have quiet working conditions?
  9. Do you use the best tools money can buy?
  10. Do you have testers?
  11. Do new candidates write code during their interview?
  12. Do you do hallway usability testing?

Alcune prime riflessioni che possiamo approfondire insieme:

  • Se lavorate in un' azienda e probabilmente in un team la 1 e 10 dovrebbero essere obbligatorie per legge (certo non in Italia, che è la terra dei cachi).
  • (4) Sarebbe bello avere un buon sistema di controllo del codice collegato ad un bug tracker.
  • (6) Avere, ma soprattutto darsi delle scadenze è sempre utile, anche in caso siate un freelance liberista
  • (5,7,8) Nice to have

Updated, mi ero dimenticato un link...


sabato, giugno 04, 2011

La tecnica del Pomodoro

Post correlato in parte al precedente, in quanto un meeting dovrebbe durare al massimo un "pomodoro".




The Pomodoro Technique® is a way to get the most out of time management. Turn time into a valuable ally to accomplish what we want to do and chart continuous improvement in the way we do it.
La Tecnica del Pomodoro è stata creata negli anni 80 da Francesco Cirillo. La Tecnica è un metodo per ottenere il massimo dal nostro tempo trasformandolo nel nostro più valido alleato. Usando la Tecnica riusciamo a concludere con successo le nostre attività e a migliorare il nostro metodo di lavoro e studio.


Cuocere molto concentrati, 25 minuti ogni volta
  1. Scegli il task da completare
  2. Imposta il Pomodoro a 25 minuti (Il Pomodoro è il timer)
  3. Lavora sul task senza distrazioni o interruzioni fino a che il Pomodoro non suona, dopo metti una spunta nel tuo foglio della To Do List
  4. Prenditi un piccolo break (5 minuti vanno bene)
  5. Ogni 4 pomodori prenditi una pausa un po' più lunga
Update:
il prode Zingus ci ha fornito un grandissimo contributo!

giovedì, giugno 02, 2011

Agile for Dummies (Xp,Scrum, Kanban, ScrumBan e Lean)

Visto che mi sembra ci sia un po' di confusione nell'aere, parliamo di Agile Method e come si usa nella vita reale (non solo con la teoria). Il post è un'epica (capirete dopo) e scritto in maniera agile
quindi non vi lamentate.


Quello che c'è su Wikipedia non è esaustivo.

In principio era la Toyota, che dopo la seconda guerra mondiale dovette scontrarsi con la produzione su larga scala della Ford.
Dato che questa metodologia di lavoro ebbe successo (si ok, negli ultimi anni la Toyota ha fatto anche qualche cazzata), perchè non adattarla ad altri ambiti, tipo lo sviluppo del software?

In particolare dopo anni di analisi i top manager delle grandi aziende sono arrivati alla considerazione che ci vuole troppo tento a rilasciare una certa versione di prodotto o una libreria oppure una minchia di hotfix. Che le stime sono sbagliate e che i programmatori sono dei farabutti.
A qualcuno piacque l'idea: "analizziamo bene le attività, usiamo dei time slot ben definiti e per ogni sessione di lavoro cerchiamo di produrre qualcosa di "finito" tenendo traccia dei problemi che abbiamo avuto nel realizzare tutto ciò."

Agile Manifesto che spiega alcuni principi fondamentali della filosofia Agile


  • La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore, fin da subito e in maniera continua.
  • Committenti e sviluppatori devono lavorare insieme quotidianamente per tutta la durata del progetto.
  • Il software funzionante è il principale metro di misura di progresso.



Ora vi descriverò nel dettaglio Scrum, che è quello con cui il nostro team lavora attualmente

"Per dirla con le parole di Ken Schwaber(tra i fondatori di Scrum), Scrum non è una metodologia, è un framework. Ciò significa che scrum non vi dice esattamente cosa fare."

"Tali iterazioni sono fatte per essere brevi e “timeboxed”. Questa attenzione nel rilasciare codice funzionante in un breve intervallo di tempo significa che i team Scrum e XP non danno spazio alle teorie. Non si perdono nel progettare un perfetto modello UML in un case-tool, nello scrivere dei perfetti documenti dei requisiti, o codice in grado di assecondare ogni immaginabile cambiamento futuro. Al contrario, Scrum ed XP si focalizzano sul fare in modo che le cose vengano portate a termine."

NB Alcuni dicono che Scrum siamo uno strumento...

I Ruoli nello Scrum
  • Product Owner (PO), è il tramite tra il team ed il "cliente". Analizza i requisiti e da le priorità.
  • Scrum Master, fa in modo che tutto funzioni. Difende il team dagli attacchi del PO
  • Team (composto da 7+-2 persone). Deve essere cross-funzionale, si auto-organizza, realizza le attività dello sprint
Le cose da fare per lavorare con Scrum:

Sprint
Arco temporale (non troppo breve ne troppo lungo, in media 2/3 settimane) in cui bisogna realizzare qualcosa di potenzialmente distribuibile. Alla fine dello sprint si realizza un demo

Sprint Backlog

è il diario delle cose da fare, dei requisiti e dei nice-to-haveLe user stories (As a , I want so that .) si suddividono in singoli task con priorità e stima sui tempi di realizzazione

Daily Standup meeting

ogni mattina si fa riunione in piedi analizzando cosa si è fatto il giorno prima e cosa si farà il giorno stesso. DEVE ESSERE BREVE (al max 15/20 minuti)

Taskboard e Burndown Chart

tengono traccia delle attività e degli impediments durante lo sprint




Sprint Planning

Lo Sprint planning è un meeting critico, probabilmente il più importante evento in Scrum (secondo la mia personale opinione naturalmente). Uno sprint planning meeting fatto male può compromettere l'intero sprint.


le storie si votano con lo scrum poker (si, esistono anche le app iPhone e Android...)


Sprint Review e retrospective



Si analizza cosa sia stato rilasciato, i problemi riscontrati e si tiene traccia dei fattori positivi e di quelli negative.

Oltre a Scrum esistono altre metodologie di lavoro, tra questi:

Kanban

Visualize the workflow (è il suo motto)
  • Split the work into pieces, write each item on a card and put on the wall
  • Use named columns to illustrate where each item is in the workflow.
    • Limit WIP (work in progress) – assign explicit limits to how many items may be in progress at each workflow state.
    • · Measure the lead time (average time to complete one item, sometimes called “cycle time”),optimize the process to make lead time as small and predictable as possible.
Fondamentalmente ha meno regole di Scrum, non ha ruoli e le iterazioni non sono time-boxed.


XP (Extreme Programming)

"Scrum si focalizza sul management e sulle pratiche organizzative mentre XP si focalizza per lo più sulle pratiche concrete della programmazione. È questo il motivo per cui funzionano bene insieme - affrontano ambiti differenti e si completano a vicenda."

  • Il pair programming è faticoso e non dovrebbe essere fatto tutto il giorno.
  • È bene cambiare le coppie di frequente.
  • Il pair programming aumenta la diffusione delle conoscenze nel
  • gruppo. Ciò che sorprende è che questo processo è anche rapido.
  • Alcuni non si sentono a proprio agio facendo pair programming.
  • Non rinunciare ad un eccellente programmatore solo perché il pair programming lo mette a disagio.
  • Il code review è una alternativa accettabile al pair programming.
  • Il “navigatore” (quello che non è alla tastiera) dovrebbe avere sotto mano anche lui un computer, non per lo sviluppo, ma per fare alcune spike se necessario, o per dare una occhiata alla documentazione quando il “guidatore” (quello che sta alla tastiera) resta bloccato, etc.





Impressioni personali (dopo circa un anno di utilizzo di Scrum e Scrumban)

Poichè lavoro in GRANDE multinazionale, nota per non essere precisamente agile, vi trascrivo alcune impressioni sul come nella realtà dei fatti si possano adottare queste tecniche.

Tutto funziona bene fino a che gli impediments non distruggono troppo le storie
Le storie non devono essere enormi (ovvero delle epiche)
Nella teoria è il team che comanda, nella VITA VERA è il colui che ti paga che COMANDA.
Quindi se una cosa deve essere fatta entro il giorno X, deve essere fatta entro il giorno X. Questo lo sottolineo perchè in Scrum si parla di no-overtime

Se perdi troppo tempo a discutere come fare una cosa e non a farla, hai perso. E poi:
  1. le priorità in azienda cambiano
  2. ognuno da stime diverse sulle singole attività
  3. la gente si sposta
  4. potrebbe piovere merda
Non è sempre facile realizzare team cross-functional:
In generale poichè tutti NON sanno fare tutto (non parlo solo di skill, ma anche di predisposizione alle attività) un team deve essere avere più figure per tipologia (sviluppatori, testatori, documentatori)

Tenere traccia dei lavori su una lavagnona sempre visibile ha una sua utilità.
Certo un lavagnone digitale alla surface sarebbe più comodo...

E per finire come scritto su alcuni libri di Agile: "Se il waterfall funziona, continuate ad usarlo."

PS. Quando avrete finito di leggere questo post, è probabile che le regole di Scrum o Kanban siano già vecchie, o che ci sia un nuovo-fantastico-framework-agile

Fonti

sabato, aprile 09, 2011

Dylan Dog Horror Fest

C'era una volta una kermesse dedicata agli appasionati dell'horror e del fumetto d'autore tutta in chiave italiana.
Erano i primi anni '90 e ti trovavi insieme a migliaia di appassionati come te del tuo fumetto preferito (una specie di piccola Lucca Comics).
Si arrivava in treno, si portava tutti l'ultimo numero di Dylan Dog che si utilizzava come "biglietto" per entrare alla manifestazione.
Durante la serata, se non erro i cancelli aprivano alle 17:00, venivano proiettati film stranieri sottotitolati che mai sarebbero finiti nelle nostre sale cinematografiche (la saga di Phantasm ad esempio).
A quel tempo i fumetti Bonelli, in primis Dylan Dog comandavano il mercato. Dei manga si iniziava solo a parlare. Del resto a quel tempo era lo stesso Tiziano Sclavi a scrivere le storie ed era tutta un'altra cosa.




Il film attualmente nelle sale non l'ho ancora visionato, ma da quel poco che ho letto non mi aspetto un capolavoro

giovedì, febbraio 17, 2011

Ignoranza di tutti i giorni

Daw ed il suo “A come ignoranza” sono in giro per internet da anni assai. Poi ce li siamo ritrovati nelle librerie, e magari un dì anche su Amazon. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, credo di poter riassumere con una singola striscia di sua produzione:

Un bel clown!

Ecco, ora ci capiamo. Tanto non importa, perché avevate già visto i suoi fumetti e le sue striscie, inclusa quella sopra, ma non potete fare a meno di sghignazzare ogni volta che notate il “Popi popi” del clown.gnnnnn

Il post sta qui solo a ricordarvi che Daw ha abbandonato LiveJournal, come Lo’oris tanto tempo fa. Solo che Lo’ ogni tanto ci ricasca (e non ce ne accorgiamo), mentre Daw si sta mettendo su un sito tutto fico all’indirizzo www.dawful.com.

Il sito in sè in effetti è un po’ misero, e consiste solo dell’anziano manovellatore riportato qua a destra, ma l’allegato blog è attivo assai! Sarà che io ero abituato ad una striscia ogni sei mesi, ma la sconvolgente frequenza degli ultimi tempi, che include tour de force come la Zombie Week, mi ha forzato ad abbandonare la visita saltuaria per il feed rss. Oh, yeah.

Boh, questo era un post pubblicitario perché è giusto fare pubblicità a cose sagge ed al Malvagio Dottore. Ed è anche bello vedere roba buona prodotta nei confini del Regno.

Andrebbero suggeriti una sana produzione di tipo due, tre strip settimanali ed un po’ di banner, ma se Adsense si lamenta di R’lieh, non durerebbe molto con gli Animaletti Crudi.